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Busto Arsizio | 13 aprile 2023, 21:10

In cento al flash mob “no inceneritore”. Poi qualche scintilla all’incontro con Neutalia

Si sono tenuti in contemporanea l’ultimo incontro del percorso partecipativo sul piano industriale promosso da Neutalia e la protesta di cittadini e associazioni davanti al municipio. Poi alcuni manifestanti hanno raggiunto i Molini Marzoli, dove c’è stato qualche vivace scambio di vedute, in particolare con il sindaco Antonelli

In cento al flash mob “no inceneritore”. Poi qualche scintilla all’incontro con Neutalia

Da una parte, ai Molini Marzoli, l’ultimo incontro del percorso partecipativo sul piano industriale promosso da Neutalia, con la presentazione di richieste e proposte ricevute dal territorio nelle scorse settimane.

Dall’altra, davanti al municipio, la protesta promossa dal comitato spontaneo No Inceneritore, a cui ha aderito circa un centinaio di persone tra cittadini e altre associazioni, per chiedere la chiusura dell’impianto di Borsano e la realizzazione dell’indagine epidemiologica.

Tutta la distanza, anzi l’inconciliabilità delle due posizioni sul futuro del termovalorizzatore è emersa in maniera evidente quando una parte dei manifestanti ha raggiunto la sala Tramogge, proprio mentre l’incontro con i vertici della società e gli amministratori di Busto Arsizio e Legnano volgeva al termine.

La protesta

C’è stato però il tempo per esporre lo striscione con la scritta “No Accam”, ormai superata da Neutalia, e per qualche vivace scambio di vedute tra alcuni cittadini e, in particolare, il sindaco bustocco Emanuele Antonelli. Qualcuno ha gridato a più riprese “vergogna”, prima che tutti lasciassero compostamente la sala. Qualche scintilla, nulla più, sotto lo sguardo vigile delle forze dell’ordine.

In precedenza, al flash mob davanti a Palazzo Gilardoni era comparsi cartelli e striscioni: «Ci avete rotto i polmoni» e «prima la salute» i messaggi.
Emanuele Fiore, esponente del comitato No Inceneritore e consigliere comunale del gruppo misto, ha ribadito le ragioni della mancata partecipazione agli incontri organizzati da Neutalia: «Noi non vogliamo essere ascoltati quando si parla del piano industriale, perché prima di tutto si deve capire lo stato della salute del territorio».

E per questo la richiesta forte è quella di procedere con l’indagine epidemiologica su cui si è espresso favorevolmente il Consiglio comunale di Busto.
Lamentando difficoltà di comunicazione con Ats, Fiore anticipa che su questo tema presenterà a breve un’interrogazione.

La soddisfazione degli amministratori

E mentre i manifestanti “abbracciavano” il municipio tenendosi per mano, in sala Tramogge prendeva il via «l’incontro finale di restituzione» sul piano industriale di Neutalia.
Francesco Iadonisi, amministratore unico di Agesp Spa, ha subito rivolto lo sguardo al futuro, soffermandosi sull’introduzione della tariffa puntuale ma rimarcando anche l’importanza del finanziamento legato al Pnrr che permetterà lo sviluppo del teleriscaldamento.

Valerio Menaldi (Amga) ha parlato del piano industriale come di un modello: «Non avevo mai incontrato un processo così partecipato e articolato, che può diventare un’ottima pratica a livello nazionale».
«Sostenibilità, innovazione, trasparenza», i tre pilastri elencati da Pierluigi Arrara in rappresentanza di Cap.

Il sindaco Antonelli non ha nascosto che «è stata dura arrivare a questo punto. Abbiamo lottato sei anni, in tanti volevano che Accam, oggi Neutalia, sparisse dalla circolazione. Noi ci abbiamo sempre creduto».
Oggi per il collega di Legnano Lorenzo Radice ci sono solo parole positive. Le stesse spese per Cap: «Con loro sono tranquillo, so dove vanno a finire i nostri soldi. Busto Arsizio c’è, andiamo avanti».
Radice, da parte sua, ha evidenziato che «per questi progetti bisogna avere la forza di superare i colori politici per il bene delle nostre comunità».

Gli incontri e le richieste

Sono state poi presentate le evidenze dei diversi incontri svoltisi nelle scorse settimane. Michele Falcone, presidente Neutalia, ha rimarcato che queste sono il frutto del coinvolgimento di «15 comuni, tre università, molte associazioni», aggiungendo che «in un anno e mezzo è stato fatto tantissimo. C’è stata l’operazione straordinaria della fusione e si è investito in un momento di crisi energetica, seguita da quella dei materiali e da quella finanziaria».

L’amministratore delegato Stefano Migliorini e Claudia Colombo del Cda si sono quindi soffermati su quanto emerso nei due incontri multistakeholder a Busto e Legnano, dedicati agli aspetti tecnico-impiantistici del piano industriale e alle opportunità del piano benefit.

Durante il percorso è stato richiesto lo sviluppo di un hub per il recupero del tessile e di un impianto per il trattamento dei prodotti assorbenti per la persona (che «non sono stati inseriti nel piano industriale, ma sono aspetti su cui ragionare nel futuro»). Ma anche lo sviluppo impiantistico per il recupero del materiale plastico e per la produzione di idrogeno dai rifiuti.

Numerose le domande sulla qualità dell’ambiente e sulla tutela della salute. In particolare, Falcone ha garantito massima disponibilità ad Ats a proposito dell’indagine epidemiologica e di futuri monitoraggi.
Neutalia, ha aggiunto il presidente, ha anche incrementato i dati sul sito relativi a provenienza ed emissioni.
Disponibilità anche per quanto riguarda le richieste di campagne di sensibilizzazione e collaborazione col mondo dell’università.

Per chi chiede di spegnere l’impianto, però, questo non può essere sufficiente. E questa sera, nei minuti finali dell’incontro, lo si è capito una volta di più.

Riccardo Canetta

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