Piero Chiara non amava il colore giallo e, parlandone con l’amico Fidanza, pure lui diffidente sulla cromia, convenne che le donne vestite di giallo fossero pericolose. Così almeno ha raccontato lo storico Robertino Ghiringhelli nella conferenza stampa di presentazione degli “Eventi”, la primavera della cultura al Premio Chiara, avvenuta questa mattina a Villa Recalcati, e caratterizzata da dodici incontri da marzo a maggio.
Nonostante ciò l’intrepida Bambi Lazzati ha pensato di varare, nel 2024, un seminario dedicato ai giovani studenti su come si scrive un romanzo giallo, chiamando “in cattedra” nomi importanti del noir italiano.
Al di là dei divertenti siparietti tra Lazzati e Romano Oldrini, presidente degli Amici di Piero Chiara, che ha funzione di calmiere nei confronti della sua sodale sempre scatenata nell’inventare nuove iniziative, Il Festival del Racconto offre diversi spunti interessanti, come la partenza degli incontri, venerdì 10 marzo alle ore 10, una chiacchierata in remoto (sul canale youtube.com/premiochiara) con il filosofo Fabio Minazzi, riguardante la traccia del Premio Chiara giovani, la parola “Eccomi”, con cui dovranno far conto gli aspiranti scrittori, impegnati a raccontare come prendersi cura del prossimo e fargli capire che non è solo.
«Il Chiara Giovani ha una novità, il Premio “Un racconto per un viaggio”, con una giuria composta da 25 giovani vincitori o premiati nelle scorse edizioni che valuterà il volume con i racconti finalisti dell’edizione 2023. Così i ragazzi premieranno i loro coetanei, e il primo classificato vincerà un weekend di viaggio per due persone da compiere nel 2024», ha spiegato Bambi Lazzati.
Proseguirà anche il format “Da un racconto di parole a un racconto per immagini”, il bando di concorso per videomaker per trasformare le parole di Piero Chiara in un video della durata massima di 10 minuti. Tra l’altro, il 27 aprile alle 20,30, al Centro parrocchiale di Lamone, in Canton Ticino, Domenico Lucchini e Antonio Mariotti presenteranno “Da Piero Chiara al film”, una retrospettiva su vincitori e premiati nelle diverse edizioni del concorso.
Nel calendario eventi non mancherà la letteratura: a marzo, venerdì 17, data che sarebbe piaciuta a Camilleri, verrà presentato alla Biblioteca cantonale di Lugano il suo Meridiano Mondadori “Altre storie di Montalbano”, curato da Mauro Novelli e presentato da Antonio Franchini e Luca Crovi, mentre il 22 alle 21, villa Recalcati ospiterà lo psicologo Alberto Pellai a dialogare sul suo libro “Ragazzo mio. Lettera agli uomini veri di domani” con il direttore della “Prealpina” Silvestro Pascarella.
In attesa del seminario, il poliziesco sarà protagonista il 25 marzo alle 18 a Palazzo Verbania di Luino, con Robertino Ghiringhelli e Riccardo Landini che disserteranno sulla componente gialla dei libri di Chiara.
«Poi ci sarà il ritorno di Vittorio Sgarbi il 29 marzo alle 21, per raccontare, nella Sala Napoleonica di Ville Ponti, “Roma, dal Rinascimento ai giorni nostri”, mentre l’arte sarà protagonista anche il 1° aprile, con Serena Contini che a Villa Recalcati, dalle 10,30 alle 12,30, terrà un seminario per le scuole secondarie di secondo grado, su “Arte e architettura nel Ventennio a Varese”. Non mancheranno due incontri a Villa Panza (15 aprile, alle 16,30 e 18) con la visita alla mostra “Ex Natura” e la conferenza di Emma Zanella su Andy Warhol», ha aggiunto Lazzati.
Domenica 16 aprile alle 21, “Ciao Nanni. Omaggio ufficiale a Nanni Svampa”, lo spettacolo di e con Francesco Pellicini, con la fisarmonica di Fazio Armellini, al Teatro Castellani di Azzate, comune che accoglierà, in Sala Consiliare, il 22 aprile alle 17, l’assessore alla Cultura di Varese, Enzo Laforgia, con un intervento su Italo Calvino nel centenario della nascita.
Dopo l’incontro con lo scrittore Matteo Bussola, in testa alle classifiche di vendita con il suo “Il rosmarino non capisce l’inverno”, intervistato da Cesare Chiericati il 21 aprile alle 20,30 alla Biblioteca Frera di Tradate, evento finale il 6 maggio alle 17, a Villa Calcaterra di Busto Arsizio, con Gianni Spartà che dialogherà con Riccardo Prando sul suo libro “Don Vittorione l’Africano”, la storia di Vittorio Pastori che da ristoratore divenne missionario in Uganda, compiendo ben 147 viaggi da Varese per portare aiuti e scorte alimentari.