Martedì mattina gli studenti del liceo scientifico “Tosi” di Busto Arsizio sciopereranno, per diverse problematiche che sono nate all’interno della scuola dal periodo Covid in poi.
Tra i ragazzi, c’è infatti chi ha iniziato a frequentare l’istituto prima del lockdown e, passato il periodo di emergenza sanitaria, la situazione non sembra essere cambiata a detta degli studenti.
Nell’istituto sono previsti due intervalli, fino all’anno scorso venivano fatti all’interno delle classi (come in altri istituti della zona), adesso i ragazzi possono uscire dall’aula ma devono restare nel loro corridoio. La motivazione sarebbe ancora il Covid.
Così per gli accessi in palestra: gli studenti raccontano che sulle 4 settimane, solamente due vi accedono, le altre due lezioni prevederebbero, invece, la parte teorica della materia.
Dopo lo scoppio della pandemia, inoltre, il bar dell’istituto ha chiuso e non è più stato riaperto. Ci sono le macchinette, ma sempre a detta dei ragazzi, alcune volte queste non funzionano e non riescono nemmeno a prendersi un caffè.
Ultimo ma non per importanza, la questione delle gite: infatti, stando a quanto riportano gli studenti, quando viene effettuata la richiesta per un viaggio di istruzione si rimane in sospeso, senza ricevere un “si” o un “no” come risposta.
A questi punti, che per gli studenti sono i più importanti, si aggiungono la difficoltà - affermano - nel comunicare con la dirigenza, i banchi ancora singoli, i caloriferi che funzionano e non funzionano e, infine, alcune piastrelle posizionate all’ingresso della scuola che sono rotte e, in caso di pioggia, qualcuno potrebbe inciampare o, cosa meno pericolosa ma fastidiosa, inzupparsi i piedi accidentalmente.
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