Quattromila i bambini e ragazzi coinvolti nei laboratori, cinquecento gli insegnanti. Duecento i docenti che hanno preso parte ai seminari di formazione. Numero eloquenti quelli registrati nel bilancio della sesta edizione della settimana Intercultura, conclusa ieri, che ha interessato i quattro istituti comprensivi di Gallarate, con capofila il De Amicis.
La sette giorni si è snodata tra mostre di arte, musica, danze, cibo, abiti e oggetti dal mondo. «Protagonisti degli allestimenti - spiega la dirigente del comprensivo De Amicis Barbara Pellegatta - gli alunni che accanto a insegnanti e famiglie hanno dato prova di impegno e sensibilità. Quattro mila sono stati i bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado cittadine e 500 gli insegnanti, coinvolti nei laboratori. Duecento i docenti di ogni ordine e grado che hanno partecipato ai seminari formativi “Il linguaggio universale delle immagini”, tenuto dalla dottoressa Pursumal del Coe di Milano e “Dare voce all’infanzia, il racconto di sé tra arte e digitale”, tenuto da Francesca Gentile di Alchemilla, in cui sono stati forniti spunti operativi per lavorare nelle classi sempre più multietniche della nostra città».
Numeri significativi (cento partecipanti) anche alla serata aperta alla cittadinanza sul tema “Costruire legami, cambiare sguardo”, che ha visto ospiti la scrittrice e sociologa Sumaya Abdel Qader e don Massimo Mapelli, prete solidale che con la mediazione del prof Valerio Raffaele hanno raccontato storie di vita concreta di immigrazione e accoglienza dell’altro. Alla serata non sono mancati l’assessore alle attività formative Claudia Mazzetti e il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Giuseppe Carcano.
Tanta la partecipazione alle mostre nelle scuole, tanti i genitori impegnati negli allestimenti, così come tanti i presenti all’inaugurazione, al Museo Maga, della mostra con i lavori realizzati dagli alunni delle classi terze delle scuole primarie e delle scuole medie della città in collaborazione con gli operatori del Maga, che hanno realizzato un unico grande allestimento dal titolo “Personaggi mitici”.