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Valle Olona | 14 dicembre 2022, 16:30

Olgiate Olona, la replica del sindaco Montano: «Dalle minoranze grave gesto di disprezzo verso le istituzioni»

Secondo il primo cittadino, l’abbandono dell’aula durante l’ultimo consiglio da parte dei gruppi di minoranza testimonia la mancanza di rispetto nei confronti dell’istituzione e di una concreta progettualità politica. E mette a tacere le voci su presunte spaccature nell'esecutivo e nel gruppo che amministra Olgiate

Gianni Montano, sindaco di Olgiate

Gianni Montano, sindaco di Olgiate

«Credo che il gesto che le opposizioni hanno fatto ieri sera sia un chiaro segno di disprezzo nei confronti dell’istituzione del consiglio comunale».

Sono queste le parole con cui il sindaco di Olgiate Olona Gianni Montano commenta quanto avvenuto alla fine dell’ultima seduta di consiglio, durante la quale gli esponenti di minoranza hanno scelto di abbandonare il Teatrino di Villa Gonzaga, facendo così mancare il numero legale per l'approvazione del Documento unico di programmazione.

Nessuna spaccatura all’interno di Paese da Vivere, secondo il primo cittadino, e nessuna “manovra a tenaglia”, solo una serie di sfortunate congiunture che hanno reso possibile il gesto dei consiglieri di Olgiate Insieme e del gruppo 5 Stelle.

«All’interno del nostro gruppo – sottolinea Montano – c’è solo un normale dibattito politico, come è naturale che avvenga, e non vi sono spaccature di nessun tipo.

I consiglieri assenti ieri sera avevano già comunicato la loro impossibilità di essere in consiglio, dovuta a diversi motivi di salute e personali; non c’è stata premeditazione e nessuna presa di posizione».

L’unico aspetto ancora da spiegare, dunque, rimarrebbe la decisione del consigliere Carnelosso di abbandonare la seduta, ma al momento le sue motivazioni non sono ancora state comunicate neanche alla maggioranza.

«Le minoranze hanno approfittato delle assenze dovute in gran parte all’epidemia influenzale che stiamo attraversando – prosegue il sindaco – per far saltare la seduta, come quei bambini che, accortisi di star perdendo la partita, ne impediscono la conclusione prendendo il pallone e tornando a casa».

Un gesto quello delle minoranze, dettato più dall’opportunità che da una reale opposizione politica, secondo il primo cittadino, che ribadisce come le modalità dell’abbandono avrebbero dovuto essere ben diverse se fossero state dettate da reali divergenze politiche.

«Se ci fossero stati dei reali motivi dietro alla scelta – rimarca Montano – motivi reali dettati dalla mancata condivisione di quanto contenuto all’interno dei due documenti, i consiglieri avrebbero lasciato la seduta prima ancora che si iniziasse la discussione.

Invece, sono rimasti seduti e solo dopo essersi accorti che Carnelosso non era rientrato in aula, hanno lasciato che la discussione si concludesse e poi se ne sono andati dimostrando, lo ripeto, un grave disprezzo verso l’istituzione».

Anche i contenuti del confronto che ha preceduto la mancata votazione testimoniano, a parere del primo cittadino, la mancanza di un vero e proprio intento politico dietro al gesto.

«Se uno non condivide il bilancio non lo discute nemmeno – prosegue Gianni Montano – o almeno, in fase discussione, fa delle proposte alternative su come vadano utilizzate le risorse, sempre tenendo presente che in questo periodo, a differenza nostra, molti altri comuni non sono in grado nemmeno di portare in consiglio un bilancio che sia approvabile.

Loro, invece, per tutto il tempo si sono limitati a discutere i tecnicismi del documento, senza dire nulla che testimoni in concreto quale sia la loro progettualità politica per il paese».

Loretta Girola

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