Martedì 20 dicembre la giunta Montano proverà per la seconda volta ad approvare la nota di aggiornamento al Dup 2023/2025 e il bilancio di previsione 2023/2025 dopo che nella seduta della scorsa settimana è venuto meno il numero legale necessario affinché il consiglio comunale potesse ritenersi valido.
Una condizione dovuta a una serie di assenze che hanno portato le minoranze a decidere di abbandonare l’aula prima della votazione, facendo in modo che l’assemblea non potesse procedere per l’insufficiente numero di partecipanti.
Una scelta che è stata definita dal primo cittadino «un chiaro segno di disprezzo nei confronti dell’istituzione del consiglio comunale», parole che hanno portato il rappresentante del gruppo 5 Stelle Paolo Colombo ad esprimere alcune considerazioni.
«Non sono mancate di certo dichiarazioni, più o meno "forti", circa l'inusuale rinvio del consiglio comunale olgiatese dello scorso 13 dicembre – spiega Colombo – una polemica che lascia il tempo che trova ma, dato che sono stato tirato in ballo, mi sembra giusto puntualizzare una cosetta in proposito: di certo non mi stupisce che il nostro sindaco cerchi di scaricare ogni colpa sulle opposizioni, con l'evidente scopo di ricompattare la sua ormai fragile squadra. Sappiamo tutti che trattasi di un giochetto già visto».
E che nel gruppo Paese da Vivere qualcosa stia per lo meno scricchiolando pare abbastanza certo, ormai, dopo la decisione dell’ex assessore Mauro Carnelosso di abbandonare la seduta senza spiegazioni, dando così alle minoranze il potere di andarsene facendo saltare la votazione.
«Sarebbe altrettanto ipocrita sostenere che la ragione o il torto siano appannaggio esclusivo di una parte politica o dell'altra – prosegue Paolo Colombo – e proprio per questo motivo mi stupirebbe che i cittadini olgiatesi possano abboccare a semplici parole, seppur in apparenza convincenti e ben formulate. È evidente a tutti come in ogni sistema democratico, a tutti i livelli, le opposizioni agiscono nei modi a loro concessi far valere il loro dissenso: sarebbe molto strano il contrario, no?».
Non un segno di disprezzo verso l’istituzione del consiglio comunale, dunque, - afferma - ma solo un modo di far sentire con forza, da parte dei gruppi di minoranza, la loro contrarietà all’approvazione di un documento che, come hanno ampiamente spiegato durante la discussione, non condividono in nessuna sua parte.
«Penso che i fatti contino di più delle parole – conclude il capogruppo dei 5 Stelle – ed i fatti sono evidenti a tutti: di Paese da Vivere non ci si può fidare. Quanto al senso di responsabilità di cui si fa "scudiero" il nostro sindaco, bene, sarebbe opportuno che lo cercasse tra i suoi "cavalieri".Quasi certamente nella prossima seduta del riconvocato consiglio la maggioranza voterà compatta il bilancio di previsione 2023-2025, minimizzando quanto successo e cercando di ribadire il buono stato di salute di cui gode. Ma come si suol dire: ci vuole tanto per conquistarsi la fiducia e così poco per perderla».
In molti, però, non sono convinti che la previsione di Colombo si avvererà martedì sera, e più di una persona si chiede se le assenze dell’ultima seduta sia realmente dovute a una serie di coincidenze o se siano frutto di una strategia ragionata.
Per scoprirlo non resta che aspettare di vedere quanti consiglieri di maggioranza risponderanno presente all’appello nella prossima seduta di consiglio.
