Rebesco, lo storico negozio di disegno di Busto Arsizio, cambia gestione. A suggellare il passaggio del testimone è stata una cerimonia d’inaugurazione che ha affollato il tempietto del disegno di piazza Trento. Tra matite, penne, pastelli, pennarelli, fogli, stampe e oggetti più svariati questo pomeriggio hanno trovato posto anche cabaret di pasticcini e salatini e un brindisi ha siglato il cambio della guardia. Ora a tenere le redini di Rebesco sarà Simona Di Bello accanto a Sonia Paderno, da trent’anni nel negozio. Maria Albina Turissini, la fondatrice dell’esercizio commerciale nonché moglie di Gianluigi Rebesco che nel 1967 aveva posto la prima pietra, cede il passo alle due donne che per tanti anni hanno lavorato lì.
Che cosa cambierà? «Cercheremo di rinnovarlo, renderlo più giovane – ha detto Di Bello – diffonderlo tramite siti web, social. Ci doteremo di nuove tecniche di stampa con nuovi supporti, macchine più veloci con definizioni superiori che renderanno ancora più rapide le consegne dei lavori, nostro punto di forza. La peculiarità è quella di introdurre nuovi prodotti a livello artistico, ampliare la gamma proponendo nuovi prodotti per mercato, nuovi colori, carte. Quindi ci daremo da fare rinnovando sia il settore destinato al laboratorio sia quello della vendita».
Al negozio di piazza Trento si rivolgono dai bambini agli studi tecnici, d’ingegneria e architettura. Insomma una vasta gamma di clientela. Come ha anche sottolineato la vicesindaco Manuela Maffioli. «Per i bustocchi rappresenta un punto di riferimento – ha sottolineato – Un’attività che ha scritto una pagina importante del commercio in città anche per la specificità della categoria merceologica. Che vede rinnovarsi nella continuità, nella professionalità. Quando un negozio arriva a tagliare dei traguardi così importanti, certamente dietro non c’è la fortuna, ma la passione e tanta professionalità. Le crisi che i nostri negozianti hanno dovuto superare sono state così pesanti che quando si taglia un traguardo come questo significa aver dedicato gran parte delle proprie energie mentali e fisiche all’attività».
I Rebesco a Busto Arsizio sono conosciuti a partire da Giuseppe Rebesco, docente al liceo artistico nonché scultore che aveva realizzato i bassorilievi della fontana di piazza Garibaldi. Il figlio Gianluigi aveva aperto la galleria d’arte “Bambaia” in via Carlo Porta.