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Politica | 16 novembre 2022, 18:41

Regionali, Astuti: «Manca un nome unitario, servono le primarie»

Il consigliere regionale del Pd ribadisce che «l’unico vero strumento per poter identificare un candidato presidente sono le primarie». Nonostante gli appelli apparsi in questi giorni sulla stampa, resta fermo il “no” a Letizia Moratti

Regionali, Astuti: «Manca un nome unitario, servono le primarie»

Coalizione ampia e primarie. Da tempo il consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti va ripetendo che sono questi gli strumenti si cui puntare per contrastare il centrodestra alle elezioni lombarde.
E se l’allargamento delle alleanze è naufragato dopo il sostegno del terzo polo a Letizia Moratti – e con un dialogo coi 5 Stelle che rimane difficoltoso – anche l’ipotesi primarie rischia di tramontare a causa dei tempi ormai davvero strettissimi. In campo, per il momento, ufficialmente c’è solo l’assessore milanese Pierfrancesco Maran, ma di nomi ne circolano tanti.

Astuti però insiste: «Sono mesi – dice – che ragioniamo sul tema del candidato presidente. Fino ad ora non è mai uscito un nome che tenesse insieme tutto il partito. A questo punto ritengo che l’unico vero strumento per poter arrivare a identificare un candidato presidente siano le primarie».

Anche perché, prosegue il consigliere regionale, «noi da tempo abbiamo segnali chiari da parte del nostro elettorato di una difficoltà a comprendere alcune delle nostre scelte. Pertanto penso che le primarie, a maggior ragione in un momento come questo, ci possano permettere di riallinearci ai nostri elettori, militanti e tesserati».

In questi giorni editorialisti come Antonio Polito e Ferruccio De Bortoli, ma anche il sociologo Nando Dalla Chiesa e, oggi, il medico iscritto al Pd Alessandra Kustermann hanno “suggerito” ai dem di non chiudere le porte a Letizia Moratti.
Ieri, tra l’altro, prima dell’inaugurazione dell’anno accademico all’Università dell’Insubria alla presenza del presidente Mattarella, Astuti si è trattenuto per pochi istanti con l’ex vicepresidente regionale.
Solo un rapido confronto sulla mozione relativa ai medici non vaccinati, nulla più a quanto pare.

Di certo Astuti non ha cambiato idea sull’indisponibilità a sostenere Moratti. «Fino a due settimane fa, non sei mesi fa, era in ballottaggio con Fontana per essere la candidata di centrodestra – ribadisce –. E poi Moratti è l’artefice di una riforma sanitaria che non funziona. Noi abbiamo delle proposte che sono oggettivamente alternative rispetto alla sanità proposta da lei. Per questo è impossibile per noi sostenere una candidatura come questa».

L’esponente dem varesino ha già avuto modo di dire che Fontana e Moratti rappresentano «due candidati di centrodestra». E proprio questo «rende la partita aperta», oltre al fatto che «dopo tanti anni finalmente le elezioni regionali e nazionali saranno separate. Le volte precedenti il dibattito nazionale aveva schiacciato quello regionale».
Condizioni che Astuti giudica favorevoli per il Pd. Di tempo per decidere il da farsi, però, ne è rimasto davvero poco.

Riccardo Canetta

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