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Scuola | 07 novembre 2022, 14:08

Gli Istituti superiori Olga Fiorini e Marco Pantani sono “scuole amiche della mediazione”

Gli Istituti superiori Olga Fiorini e Marco Pantani hanno partecipato al progetto “Invece di giudicare”, che si propone di formare i giovani per imparare a risolvere i conflitti. Ben 16 gli studenti che hanno aderito volontariamente e sono diventati “mediatori tra pari”

Gli Istituti superiori Olga Fiorini e Marco Pantani sono “scuole amiche della mediazione”

Una importante occasione di crescita personale e un modo per acquisire le competenze necessarie a migliorare la qualità della vita della propria classe e della propria scuola; tutto questo e molto altro ancora il progetto "Invece di giudicare" a cui hanno partecipato alcuni alunni degli Istituti superiori Olga Fiorini e Marco Pantani che da oggi sono entrate a far parte del circuito “Scuole amiche della mediazione”.

Sono stati ben 16 i ragazzi che hanno scelto volontariamente di partecipare al percorso che ha permesso loro di diventare "mediatori tra pari", acquisendo le competenze necessarie per imparare a gestire i piccoli e grandi conflitti che spesso incontriamo nella vita di ogni giorno.

«Si tratta di un percorso che non ha arricchito solo i ragazzi – hanno spiegato il preside Luigi Iannotta e la professoressa Stefania Francone – ma tutto il nostro istituto; i giovani che si trovano qui oggi, infatti, si sono messi a disposizione di tutti i loro compagni, e questo rappresenta una importantissima risorsa per tutte le classi».

I sedici giovani che lo scorso anno hanno partecipato alla formazione, che ha previsto 20 ore di lezione extrascolastiche, durante le quali ci sono stati sia momenti dedicati alla teoria, sia simulazioni in cui è stato possibile mettere in pratica quanto appreso, non solo saranno disponibili per la gestione dei conflitti, ma si recheranno anche nelle diverse classi per spiegare loro quanto imparato durante il percorso.

Un percorso che molti hanno iniziato, per loro stessa ammissione, perché allettati dai crediti offerti, ma che sin dall’inizio li ha appassionati poiché ha insegnato loro competenze utili non solo a scuola, ma anche in ogni altro ambito della loro vita.

«Si tratta di una formazione – hanno sottolineato le responsabili del progetto Annitta Di Mineo e Mariachiara Olianas – che permette ai ragazzi di imparare a risolvere i conflitti tra coetanei, siano essi singoli che intere classi.

L’applicazione di quello che hanno imparato, però, non si limita al solo ambito scolastico, ma può essere applicato tra gli amici, nello sport e anche all’interno delle famiglie.

I giovani hanno imparato ad affrontare i conflitti con mente aperta, senza giudicare a priori, senza schierarsi e ascoltando e imparando a capire le ragioni di chi hanno di fronte, e tutto questo è sicuramente un’occasione di arricchimento personale da non sottovalutare».

"Invece di giudicare" è un progetto divulgativo diffuso in tutta Italia dalla società cooperativa sociale Risorsa Cittadino, con il patrocinio della Commissione Europea e con l'appoggio del Ministero dell'Istruzione.

L'obiettivo è dialogare con i ragazzi delle scuole superiori e arrivare alla costruzione di una rete di persone, mezzi e strumenti orientati alla diffusione su larga scala della cultura della mediazione, finalizzata alla conciliazione.

A ricevere l’attestato di "mediatori tra pari" durante una breve cerimonia svoltasi alla presenza dei rappresentanti di classe sono stati Samuel Pronari, Rebecca Grazioli, Gianluca Nannini, Francesco Orsi, Angelo Vecchio, Alessandro Gadda, Samson Marazzini, Elisa Pavan, Nicole Broglioni, Elisa Ramaglia, Gemma Cassavia, Laura Osmenaj, Alessia Rigo, Marco Meriggi, Gabriel Sinigaglia e Mario Xhajaj.

Loretta Girola

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