«Periodicamente le testate giornalistiche pubblicano notizie di cronache di atti razzisti nel mondo del calcio giovanile, ma la realtà è anche peggio». Così commenta l'associazione Mamme per la pelle, impegnata a vigilare su episodi di discriminazione.
Lo sguardo è stato attirato dalla vicenda Gallarate-Cas, su cui l'allenatore ha poi presentato le scuse.
La preoccupazione è però un'altra: «Gli episodi sono molto più numerosi e molto più frequenti di quello che la cronaca nazionale porta alla ribalta. L’episodio che ha visto protagonista in negativo l'allenatore degli allievi del Gallarate, in occasione della partita del campionato provinciale under 17 contro il Cas Sacconago di Busto Arsizio è solo uno degli ultimi. E uno dei tanti a rimanere impuniti, senza procedimenti disciplinari netti ed esemplari».
La speranza resta quella dei giovani: «Per fortuna ci sono i ragazzi, che in questo caso specifico hanno mostrato la loro solidarietà al compagno vittima di razzismo e il loro sdegno abbandonando il campo. Denunciare è sempre l’opzione migliore. Far sentire la propria voce, sempre. Mamme per la pelle è in prima linea per supportare e fornire consulenza, la nostra è una lotta quotidiana».