Per i piccoli Camilla e Edoardo essere scout significa condividere, giocare, crescere e aiutare gli altri, per nonna Arcobaleno insegnare l’amore verso il prossimo, verso le cose e la natura.
Due generazioni che, pur esprimendo frasi diverse, sono accomunate dagli stessi principi: l’aiuto, la crescita, l’amore. E sono questi i valori che fanno diventare grandi non solo Camilla e Edoardo, ma anche nonna Arcobaleno che, pur essendosi avvicinata al mondo scout da soli sei anni, rimpiange di non averlo conosciuto prima e ogni giorno per loro rappresenta un momento di crescita. Un mondo fatto di affetti, condivisione, gioia, costruzione di qualcosa insieme a tu per tu con la natura per raggiungere obiettivi nobili.
E nonna Arcobaleno da quando si è avvicinata al pianeta scout è felicissima. «Se solo l’avessi scoperto prima… – afferma – Basta solo che uno dei nostri piccoli dimostra che ciò che s’insegna è stato recepito, che è una grande soddisfazione. Aiutare i ragazzi a diventare adulti senza cellulare, senza la tecnologia moderna che finisce solo per alienare e isolare, è davvero bello».
Così nonna Arcobaleno, 68 anni, camicia blu, pantaloncini grigi, calze fino al ginocchio e scarponcini è dinamicissima tra gli Scout Busto 33. Ma è energica non perché coccola i piccoli, ma perché li fa crescere con i principi, quelli giusti. «Lavoro con i bambini dai 4 ai 7 anni – prosegue – è un’età importante: i bambini assimilano molto dalle esperienze che vivono. E per me è una grande soddisfazione vederli crescere accompagnati da valori sani».
Così nonna Arcobaleno – preferisce essere citata così, non con nome e cognome – a un certo punto della vita si è ritrovata sola. E la figlia Francesca, capo colonia dell’unità Castori, l’ha trascinata nel mondo scout. Ma non c’è voluto molto per convincere la mamma ad assumersi tutti gli impegni che il mondo scout richiede. «Ho fatto l’osservatrice per un anno – racconta la nonna scout – Poi un corso base per diventare capo e quindi ho pronunciato la promessa».
E lei sa che diventare scoutista ultrasessantenne è ben diverso che esserlo a 18 anni. «Si è maggiormente consapevoli degli impegni – sottolinea - forse anche più responsabili. Gli impegni? Una riunione di comunità tutte le settimane, una riunione di staff per decidere l’attività, l’impegno in colonia (sede Scout) il sabato dalle 15 alle 17 e la domenica dalle 9 alle 17, tre pernotti all’anno a Natale, fine febbraio e la domenica delle Palme, poi il campo estivo per una settimana».
Così a convincere nonna Arcobaleno a fare parte degli scout ha dato manforte la figlia Francesca Donati, che spiega il palinsesto Scout Busto 33. «Siamo in 150 tra bambini, ragazzi e capi, dai 5 ai 100 anni, divisi nella branche dei castori, lupetti, reparto, clan e comunità capi. Ora stiamo facendo l’accoglienza con giochi semplici e con l’obiettivo che si può sintetizzare in questa frase: “Tutto col gioco, niente per gioco”. Dunque tramite il gioco si può creare il buon cittadino del futuro. I valori che condividiamo sono salute e forza fisica, formazione del carattere, abilità manuale e servizio al prossimo».
Così, sabato e domenica, bimbi e genitori hanno affollato la colonia elioterapica per un weekend di accoglienza che prosegue anche il prossimo weekend, sabato 15 ottobre dalle 15 e domenica 16 dalle 9.