Il dropshipping è una modalità di vendita online che negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale; il motivo è semplice: si tratta di una tipologia di e-commerce che si può effettuare senza possedere fisicamente la merce, bensì affidandosi a dei fornitori: non servono magazzini di stoccaggio, acquisti all'ingrosso di beni da rivendere, e nemmeno un grande capitale da investire per iniziare. Un'idea semplice ma potenzialmente vincente.
Sembra così bello che viene subito da chiedersi se ci sia una fregatura sotto... beh, in realtà no. O, meglio, dipende tutto da come ci si approccia al lavoro.
Un piccolo investimento iniziale non equivale a “gratis”, così come minor impegno non vuol dire “senza sforzo”... il dropshipping funziona se alle sue spalle c'è una preparazione preventiva e una costante volontà di migliorarsi.
Proprio per questo è sempre meglio non cercare di andare al risparmio su tutto, ma investire il proprio capitale iniziale cercando una piattaforma di vendita che possa adattarsi alle proprie esigenze per effettuare al meglio l'e-commerce dropshipping, ad esempio come quella della web agency DSI Design.
Non solo, è anche importante una corretta e costante attività di promozione digitale: se nessuno sa che un negozio esiste, molto difficilmente qualcuno lo utilizzerà per gli acquisti.
Infine, almeno qui in Italia, c'è una discriminante fondamentale: per effettuare il dropshipping, bisogna aprire una Partita IVA.
Pro e contro nelle attività di e-commerce dropshipping
Una volta considerati questi primi importanti step, va inoltre deciso in quale campo cominciare a vendere; vista la grande quantità di e-commerce aperti negli ultimi anni, è fondamentale spiccare in mezzo agli altri: va evitata un'offerta troppo ampia e generalizzata, che impedisce di farsi distinguere. È importante invece scegliere la propria nicchia di mercato in cui operare e cominciare in piccolo, per poi potersi ampliare una volta arrivate le prime conferme.
Forse il quadro più ampio è meno roseo di come appariva all'inizio, ma bisogna considerare che restano ancora molti pro, a partire dallo stato della merce: non va creata sul momento, oppure ordinata prima di spedirla, è già pronta per essere acquistata, semplicemente non si possiede direttamente. I profitti sono poi molto più rapidi rispetto ad attività in cui il capitale iniziale è decisamente maggiore... e non si deve dimenticare che non ci sono rischi di avere merce invenduta a causa di cambiamenti improvvisi delle tendenze del mercato. Anzi, se un prodotto non vende più, basterà sostituirlo con un altro all'interno del sito... sempre senza improvvisare, bensì a seguito di ricerche oculate.
Di contro, bisogna tenere conto che i margini di guadagno saranno un po' più bassi, dato che anche i fornitori avranno la loro percentuale per il lavoro svolto. Inoltre va investito un forte impegno nel far risaltare il proprio brand, che rischia di essere meno riconoscibile proprio perché si ricopre il ruolo di intermediari; l'anonimato può essere evitato con la giusta promozione e con una scelta attenta dei prodotti da vendere, che siano coerenti tra loro e si possano rivolgere a un target di compratori ben preciso, da cui si possa poi venire riconosciuti e scelti per acquisti successivi.
Bisogna anche stare molto attenti nella scelta dei dropshippers, e trovarne di affidabili sia per la qualità dei prodotti che per le operazioni di spedizione: con loro si deve andare a creare un rapporto di collaborazione per poter far crescere le reciproche attività di pari passo.
Il dropshipping in affiancamento ad altre modalità di vendita
Parlandone in questo modo, si potrebbe forse dare per scontato che il dropshipping possa essere affrontato solo come lavoro esclusivo e isolato da altri: ci si dedica a quella particolare tipologia di vendita e stop. Beh, non è del tutto vero, dato che niente impedisce di utilizzare il dropshipping per implementare il lavoro che già si svolge.
Ad esempio, chi possiede un negozio fisico potrebbe pensare di ampliare la sua offerta di prodotti senza dover per questo modificare o ingrandire il suo spazio di vendita o il magazzino. Il negozio può venire affiancato da un e-commerce e diventare anche un punto di ritiro della merce acquistata online. L'esperienza nel retail e l'essere già conosciuto e inserito nel proprio settore possono essere prerequisiti vincenti per ovviare a tutti quei problemi che i neofiti nel dropshipping devono affrontare.
Allo stesso tempo, considerare di rivolgersi alle web agency per tutto il lato digitale – la costruzione del sito e la promozione online – può essere una scelta vincente per colmare le lacune che si possono avere in quel campo, avendo lavorato in un negozio unicamente fisico fino a quel momento.