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Economia | 21 luglio 2022, 11:33

Crisi della Leggiuno spa. Il Comune: «Il sito resti attivo e non diventi l'ennesima area dismessa»

La messa in liquidazione della storica azienda leggiunese preoccupa fortemente non solo i 140 lavoratori e le loro famiglie ma anche l'amministrazione comunale: «Vogliamo essere coinvolti in prima persona nei tavoli decisionali e di trattativa, non vogliamo essere spettatori»

Crisi della Leggiuno spa. Il Comune: «Il sito resti attivo e non diventi l'ennesima area dismessa»

Preoccupazione per l'impatto economico e sociale non solo sul paese ma su tutto il territorio e una richiesta di essere coinvolti nei tavoli che decideranno il futuro dell'azienda Leggiuno spa, messa in liquidazione qualche giorno fa dalla proprietà indiana (LEGGI QUI) e dove lavorano 140 persone. 

E' la richiesta dell'amministrazione comunale di Leggiuno guidata dal sindaco Giovanni Parmigiani che si è attivata «per chiedere e ottenere una interlocuzione diretta con il liquidatore con il quale sono in corso, in questi giorni, continui colloqui e incontri».

«Esprimiamo forte preoccupazione per l’impatto sociale che la liquidazione della società potrà avere e ribadiamo la ferma richiesta affinché venga salvaguardata l’occupazione di tutti i dipendenti - prosegue la nota del Comune - pensiamo che il sito che ospita, da oltre 110 anni la “Manifattura di Leggiuno” debba rimanere a tutti gli effetti un sito attivo e non rassegnarsi a diventare l’ennesima area dismessa di cui è costellato ormai il territorio varesino».

Il 25 luglio nella sede varesina di Univa si terrà un incontro tra i sindacati da una parte e i rappresentanti dell'azienda dell'altra. 

«Chiediamo con forza che il Comune di Leggiuno venga coinvolto in prima persona nei tavoli decisionali e di trattativa e non come semplice spettatore passivo della vicenda - conclude la nota - proprio per queste motivazioni l’amministrazione comunale, sentiti anche i gruppi di minoranza, è compatta e solidale con i lavoratori ed è pronta a fare la sua parte e a collaborare per ogni utile contributo». 

M. Fon.

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