In commissione si torna a parlare della cascina Burattana. Ed è scontro tra il sindaco Emanuele Antonelli e Gigi Farioli, consigliere a capo del gruppo Popolo, Riforme e Libertà che ha protocollato un’interrogazione sul tema.
Nel testo si ricordava tra l’altro che, dopo una prima mozione presentata a dicembre dallo stesso gruppo, sindaco e giunta si impegnavano a trattare l’argomento «tempestivamente in commissione con una relazione approfondita» (leggi qui).
«Mi chiedete la stessa cosa da otto mesi e io devo rispondervi la stessa cosa. Ogni volta che arriva un nuovo consigliere me la fate uguale, magari parlatevi», ha esordito Antonelli. Il riferimento è al “passaggio di consegne” nel gruppo Prl tra il dimissionario Giuseppe Ferrario ed Emanuele Fiore, primo firmatario dell’interrogazione.
«Lei ha fatto il sindaco per dieci anni – ha detto Antonelli rivolgendosi a Farioli –. Se mi dava una mano prima a mettere a posto un po’ di cose a Busto io non mi trovavo con questo carico di lavoro. Abbiamo detto che se ci fosse stata l’occasione di fare qualcosa per la cascina Burattana, saremmo intervenuti volentieri. Sto già mettendo a posto il 90 per cento delle incompiute che mi sono ritrovato, ad oggi per la Burattana non ci sono i soldi e lei sa benissimo qual è lo stato di degrado (è un rudere), visto che lei l’ha lasciata perdere per dieci anni. Ma oggi col Pnrr purtroppo non ci sono fondi per questo».
Tranchant l’intervento del leghista Massimo Rogora: «Sono basito, stupito ogni volta che si parla di Burattana, Conventino, Borri, questo e quello. Spendere soldi per un rudere mi fa impressione. Io chiedo, se ci fosse la possibilità, di buttare giù “ste robe”. Io sarei il primo a usare il martello».
«Non si può, la Sovrintendenza detta legge. Noi facciamo quello che è possibile fare», ha osservato Antonelli.
Farioli ha quindi sottolineato che nell’interrogazione veniva riportato «un punto esplicito del programma della lista Antonelli». E a quel punto la discussione si è infiammata: «Nel programma elettorale di Fiore c’è la chiusura di Accam – ha affermato il sindaco –. Il prossimo consiglio comunale (durante il quale si tornerà sul tema dell’impianto, ndr) ci divertiamo, visto che lei ha lottato per tenerlo aperto». «Come sempre chi parla a vanvera dice idiozie – ha replicato Farioli –. Il mio programma, quello depositato ufficialmente, non propone alcuna chiusura di Accam e Neutalia. Non avendolo lei letto, ancora una volta ha perso l’occasione di tacere».
E quando Antonelli ha detto che, visto che forse «adesso cambia la legge», avrebbe risposto alle domande dell’interrogazione nel terzo mandato, Farioli ha replicato: «L’interpellanza non ha avuto risposta adeguata. E chi è offeso non sono io, ma il consiglio comunale, che ha avuto una non risposta a un impegno preso».