La siccità divora il territorio, ma c'è un fiume che da un mese a questa parte non si ferma mai: scorre, lento e inesorabile, nel deposito Stie di via Samarate a Busto Arsizio. Una perdita d'acqua per cui finora non è stata trovata una soluzione: oggi nuovo sopralluogo dei tecnici per venirne a capo e rimediare definitivamente.
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È il 21 maggio, quando scatta l'allarme nel deposito, che si trova su un terreno comunale. Sgorga un ruscello dal terreno, si segnala e tutti arrivano sul posto: vigili del fuoco, tecnici comunali e di Alfa. Dai primi riscontri emerge una rottura nel collegamento tra acquedotto e idrante. La tubatura viene chiusa e infatti si placa il fiume; vengono svolti anche degli accertamenti all'esterno del deposito.
Ma alla fine, se non c'è più un fiume, adesso è tornato un rigagnolo che non si ferma mai. Soprattutto, in tempo di siccità suona come un paradosso. Stie, con l'ingegner Annarita Polacchini, è tornata a segnalare, per iscritto, la situazione chiedendo una soluzione ancora il 7 giugno scorso.
Il problema, però, continua a essere presente, come una spina nel fianco in un momento in cui ogni goccia è preziosa.
Oggi il sindaco Emanuele Antonelli, appresa la situazione, ha mandato un tecnico a verificare: «È assurdo - dice - Firmo l'ordinanza antisprechi per via della siccità e poi ci sono casi di questo tipo. Festa o non festa (oggi è la patronale a Busto, ndr), bisogna risolvere».
Cosa per cui si sta adoperando in queste ore Alfa: i tecnici stanno cercando di mettere fine a questo disagio, forse si riuscirà già oggi, al massimo entro lunedì, si assicura.