In quattro ore circa, hanno messo a soqquadro un paese intero, dalla stazione fino alla Fornaci di Caldè. L’episodio, che ha particolarmente indignato la popolazione, sulla scia di quanto avvenuto a Peschiera del Garda negli scorsi giorni, si è verificato a partire dal tardo pomeriggio di ieri e ha visto protagonisti una cinquantina di giovani, tra di loro anche diversi minorenni.
Il nutrito gruppo di giovani, tra minorenni e maggiorenni, oltre a disturbare la quiete pubblica nella zona della stazione, sono arrivati anche sulla spiaggia delle Fornaci, all’interno di una proprietà privata, cercando di colpire a sassate un’imbarcazione con a bordo alcune persone di Castelveccana.
Inoltre, mentre la dinamica si sta chiarendo definitivamente, hanno rubato una eBike ad un cittadino di Castelveccana e, a turno, salivano sul veicolo facendo trick in mezzo ai binari, prima di spintonarsi con il proprietario che richiedeva a gran voce di riavere la bici elettrica.
Un quadro ben preoccupante per gli abitanti ed i commercianti della zona, che hanno assistito a scene davvero spregevoli. «Il mio primo grazie – commenta stamane il sindaco Luciano Pezza -, va alle segnalazioni dei cittadini e del proprietario dei generi alimentari, che hanno vista presenza di questo nutrito gruppetto di ragazzini, che discutevano e litigavano nella zona della stazione. Erano quasi tutti africani e nord africani».
L’uomo al quale hanno rubato la bici elettrica era proprio il fratello del sindaco. «Gli hanno chiesto una sigaretta, uno alto gli si è messo davanti in modo maldestro, mentre l’altro è salito sulla eBike, andando via, pedalando e giocando sui binari. Se la passavano tra di loro, salendo in sella a turno, nonostante i tentativi per far capir loro che dovevano smetterla con questi atteggiamenti», prosegue ancora Pezza.
Oltre a questo, ci sono stati litigi anche tra alcuni di questi ragazzi e alcune giovanissime presenti prima in stazione e poi sul treno: le ragazze sono state apostrofate con epiteti volgari, anche da minorenni, e in uno di questi momenti c’è stata anche una colluttazione tra uno di loro e una giovane, tra lo stupore e le perplessità dei presenti che hanno assistito a questa scena.
«Non sono al corrente di altri episodi avvenuti in questi giorni – dichiara ancora il primo cittadino -, ma quello che posso fare è raccomandare a tutta la popolazione di informare tempestivamente la stazione dei carabinieri. Auspico, però, sin da subito, nel caso in cui non ci fosse, una maggior collaborazione con i capotreno, che tra Laveno, Caldè, Colmegna, Luino e Maccagno devono segnalare alle forze dell’ordine assembramenti di questo tipo, in modo tale da farli intervenire subito ed evitare episodi spiacevoli come questi».
«Un ringraziamento particolare ai carabinieri di Luino e di Castelveccana per il tempestivo intervento – conclude Pezza -, anche in situazioni così difficili sono intervenuti con capacità e competenza. Il disagio sociale giovanile è forte, bisogna intervenire al più presto, non solo a livello locale. Dispiace che si verifichino situazioni così: nel nostro paese abbiamo la scuola dell’infanzia, le elementari e le medie e non abbiamo mai riscontrato criticità di questo tipo. È triste far presente che questi episodi potrebbero in qualche modo influenzare negativamente i nostri giovani».
E, così, proprio per evitare questo, come avviene ad ogni fine anno scolastico, quest’oggi il comandante della Stazione di Castelveccana, Alfonso Benincasa, e il sindaco Luciano Pezza, hanno fatto visita alle scuole medie dell’Istituto Comprensivo, portando i loro saluti e confrontandosi con loro sull’importanza, delle regole, del senso e dell’educazione civica.