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Politica | 23 maggio 2022, 22:29

Fratelli d’Italia con Pietro Ottaviani. Per coerenza

Presentazione della lista che sosterrà il candidato sindaco alle amministrative di Cassano Magnago. Con lui, fra gli altri, il primo cittadino uscente, Nicola Poliseno, e volti noti del partito, a livello nazionale e locale: i senatori Daniela Santanchè, Ignazio La Russa e Mario Mantovani, il coordinatore provinciale Andrea Pellicini, il presidente del circolo cittadino Luca Ruocco, il responsabile provinciale per gli Enti Locali, Giuseppe de Bernardi Martignoni

Foto di gruppo al termine della presentazione

Foto di gruppo al termine della presentazione

Gira e rigira, si torna sempre lì, alla coerenza. Concetto collegato, negli interventi più polemici, a quello di lealtà. “Loft- Cafè”, presentazione dei candidati in lista alle prossime comunali per Fratelli d’Italia. A parte un paio di “assenti giustificati”, ci sono tutti. Fa gli onori di casa Edoardo Franchin, capolista, reduce da cinque anni in Consiglio comunale. Che introduce il candidato sindaco, sostenuto anche dalla “Lista Poliseno – Ottaviani sindaco”. Pietro Ottaviani ringrazia gli astanti per la presenza e tutti i candidati per il sostegno. Ricorda il suo impegno nella professione (è architetto), in famiglia (è marito, padre e, da poco, nonno) e nel volontariato. Poi arriva al tasto dell’esperienza maturata in Consiglio comunale come presidente, oltre che nel lavoro svolto con gli esponenti politici di Fdi: «Da anni collaboro con Luisa Savogin (volto noto, in platea, e candidata) con Edoardo Franchin e Luca Ruocco. Mai screzi, rotture, personalismi. Quando ci siamo incontrati per capire come affrontare le prossime elezioni, nessuno ha parlato di poltrone». Ed è lì, nel riassunto sugli ultimi anni e nei rapporti maturati all’interno del centrodestra in vista delle comunali che è tornata, inevitabilmente, l’attenzione di molti degli intervenuti.

Se Poliseno ha rivendicato il buon operato della sua amministrazione (fra l’altro per scuole materne, manutenzioni, controllo di vicinato, lockdown, nell’ultimo caso citando di nuovo Luisa Savogin) ha anche aggiunto: «Fratelli d’Italia ha scelto di andare in continuità con un gruppo di amici che governa da dieci anni (…) Non siamo un’invenzione».

Aleggia la spaccatura consumatasi nel centrodestra: Civica Poliseno e Fdi con Ottaviani da una parte, Forza Italia e Lega con Osvaldo Coghi dall'altra. Luca Ruocco, presidente del circolo cittadino Fdi, parla di scelte e della necessità di farne. In scia Giuseppe De Bernardi Martignoni, responsabile provinciale degli enti locali: «A un certo punto ci vuole linearità, ci vuole coerenza. Non si può, a quattro o cinque giorni dalle presentazioni delle liste, dire che il candidato sindaco non è più Ottaviani. Hanno detto di volere creare una discontinuità con la precedente amministrazione e candidano il vicesindaco (appunto, Coghi, Ndr). Cassano è diventata una città importante con un’amministrazione che ha dato il la a questa grandezza. Faccio appello al vostro impegno».

Il senatore Mario Mantovani, ricordato l’impegno di Cassano su scuole, bambini, arredo urbano, barriere architettoniche, ambiente, afferma: «Cassano Magnago deve rimanere al centrodestra». Presentazione dei candidati (dal libero professionista all’operaio, dall’infermiere all’educatrice) affidata a Daniela Santanché, che, insieme alle persone in lista, incassa applausi a ripetizione. Nelle sue parole, di nuovo il tema della coerenza: «Noi non ci siamo mossi, come un paracarro che resta sempre fermo. La battaglia è difficile perché altri hanno fatto scelte diverse ma noi siamo più credibili, siamo sempre gli stessi. Quindi qui c’è un motivo in più per vincere, al ballottaggio ci dobbiamo andare noi se non vinciamo al primo turno».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Ignazio La Russa: «Nei comuni, nelle regioni come a livello nazionale vogliamo vincere ma senza accordicchi. Questa linea, ci dicevano, vi farà perdere voti, invece li abbiamo guadagnati. Qui a Cassano c’è stata una scelta dell’ultimo minuto, si sono unite Forza Italia e la Lega che qui non è mai stata in maggioranza. Noi, per un comune e per la nazione, vogliamo un progetto preciso. Dobbiamo poter dire ai cittadini: se ci votate aspettatevi questo». La platea, a dir poco, apprezza.

Stefano Tosi

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