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Gallarate | 09 maggio 2022, 11:11

Gallarate, vandali all’asilo Collodi. Di nuovo

Raid nel week end, scoperto nella mattinata di lunedì 9 maggio. Terzo episodio in pochi giorni, tanti bambini riportati a casa dalle famiglie

Lo spettacolo trovato in mattinata dal personale della scuola dell'infanzia Collodi (vedi anche foto in fondo all'articolo)

Lo spettacolo trovato in mattinata dal personale della scuola dell'infanzia Collodi (vedi anche foto in fondo all'articolo)

Il paradosso è che di danni economici ingenti non ne vengono causati. E questo, probabilmente, contribuisce a sottovalutare il problema. È il sospetto che sorge ad alcune maestre e famiglie nel tirare le conclusioni dopo l’ennesimo raid vandalico alla scuola dell’infanzia Collodi, in via Pradisera. Zona non particolarmente frequentata, caratteristica che consente a eventuali malintenzionati di agire con una certa tranquillità.

«Dal periodo di Pasqua a oggi – ricostruiscono dall’asilo – è la terza volta che ci tocca impiegare ore per rimettere a posto. Il personale si accorge delle incursioni all’ultimo momento, quando manca poco all’entrata dei bambini. Molti dei quali tornano a casa, vista la situazione degli spazi. Restano, un po’ spaventati, quelli che non possono essere ripresi dalle famiglie».

Giochi ribaltati, materiali sparsi per aule e salone, imbrattamenti vari. «Ogni volta – continuano dalla struttura – i vandali alzano un po’ l’asticella. In questo ultimo caso, per esempio, hanno fatto un’incisione sul nostro computer e scritto parolacce sulle cattedre».

Difficile formulare ipotesi sugli autori ma potrebbe trattarsi di giovani o giovanissimi («non abbiamo trovato in giro alcolici o simili», precisano le maestre) ma qualche idea per scoraggiarli circola: «Il Comune dovrebbe implementare il sistema d’allarme lungo il perimetro della scuola. Oggi è coperto solo l’ingresso e il risultato è quello che si vede». Con il fattore tempo che gioca un ruolo cruciale: «Vista la frequenza con sui si ripetono questi episodi, non è da escludere che nel giro di pochi giorni troveremo di nuovo tutto a soqquadro».

Stefano Tosi

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