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Politica | 28 aprile 2022, 16:13

La proposta dei Comunisti bustesi: «Si istituisca una commissione lavoro»

Tra amministrazione comunale, parti sociali, Inail e ispettorato del lavoro. La richiesta alla vigilia del Primo Maggio, «con numeri che parlano di una realtà fatta di insicurezza e pericolo per chi lavora»

La proposta dei Comunisti bustesi: «Si istituisca una commissione lavoro»

Questa mattina, 28 aprile, in una data così vicina al 1° maggio, giornata dedicata ai lavoratori, è stata protocollata la richiesta (indirizzata al sindaco, al presidente del Consiglio e a tutti i consiglieri comunali della città di Busto Arsizio), sottoscritta da Pci e Prc perché nel prossimo consiglio comunale venga messa all'Ordine del Giorno la creazione di una commissione di lavoro tra amministrazione comunale, parti sociali, Inail e ispettorato del lavoro.

La commissione, negli intendimenti dei comunisti bustesi, deve essere atta allo studio di programmi di intervento e controllo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del territorio. Inoltre, rimarcano i promotori, la necessità di investire in tecnologia rivolta a evitare incidenti e malattie dove si lavora. In più «si promuova vera formazione, ci siano sanzioni reali per chi non adempie alle regole e si istituisca il reato di “omicidio sul lavoro”».

«I dati su infortuni e morti - prosegue la nota dei partiti di sinistra - sul lavoro di questo inizio anno sono allarmanti (114 decessi, dato aggiornato al 31 marzo e ricordiamo con dolore e sconcerto gli studenti morti nell'ambito delle attività scuola-lavoro durante questo anno scolastico); la carneficina è quella che si legge nelle notizie spesso dimenticate, confuse tra tante altre.  Siano infortuni o malattie la principale causa è la precarietà in tutte le sue accezioni.  

I numeri parlano di una realtà fatta di insicurezza e pericolo per chi lavora, ma dietro ai numeri ci sono persone giovani, anziane, donne, uomini, di ogni etnia, di qualsiasi religione, che pensano in maniera diversa. Persone che hanno perso il futuro, famiglie travolte dal dolore e da immaginabili difficoltà. Non si può restare indifferenti.

Continuare ad essere spettatori di una strage, è di per sé complicità in questa continua, reiterata serie di delitti. Questa campagna, partita da Gallarate, sta coinvolgendo un numero sempre più alto di comuni in tutta Italia. Busto Arsizio, che fu detta la Manchester d'Italia e la provincia varesina tutta, che è territorio di lavoro, contano troppo spesso uomini e donne vittime del non rispetto di regole di attenzione e sicurezza e prevenzione, a vantaggio dello sfruttamento e del profitto.

Ed è proprio in prossimità del 1° maggio, giornata dedicata ai lavoratori, che Pci e Prc di Busto Arsizio chiedono alla amministrazione comunale di attivarsi per quanto è in suo potere, in termini di controllo e di intervento e si istituisca apposita commissione.

L'Italia è Repubblica democratica fondata sul lavoro: sicuro e di dignità e concretamente sostegno alla vita delle persone e contributo alla crescita collettiva. Sarà compito e impegno dei comunisti bustesi promuovere a sostegno di questa richiesta e sul tema del lavoro iniziative ulteriori».

Redazione

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