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Territorio | 26 aprile 2022, 13:15

Inaugurata la Casa di Comunità di Lonate. «Un modello per il territorio»

«Un nuovo modello e una sfida culturale», ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti, annunciando importanti investimenti per strutture e apparecchiature dell’Asst Valle Olona. Nel territorio sorgeranno altre undici Case di Comunità

Inaugurata la Casa di Comunità di Lonate. «Un modello per il territorio»

Taglio del nastro questa mattina a Lonate Pozzolo per la nuova Casa di Comunità. «È la prima che inauguriamo per l’Asst Valle Olona – ha spiegato la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti –. Ne seguiranno altre undici. Abbiamo previsto investimenti importanti: venti milioni per le Case di Comunità più altri cinque per i due ospedali di comunità e trentacinque milioni di euro per investimenti complessivi e altri otto per le grandi apparecchiature».

Erano presenti anche la vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza, il presidente della commissione Sanità Emanuele Monti, il presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli, i vertici di Asst Valle Olona e i sindaci del territorio.

«È un nuovo modello – ha proseguito Moratti, che in precedenza aveva inaugurato un'analoga struttura a Tradate (leggi qui) –. È come uscire dal proprio recinto e misurarsi con una sfida culturale nuova. Vedo un riscontro positivo anche da parte dei cittadini nelle prime Case che sono state aperte. Siamo appena partiti, questa è la 21esima che inauguriamo. Continueremo ad ascoltare i bisogni dei cittadini. Garantiamo il nostro impegno».

Sulla struttura di Lonate: «Questa casa di comunità, che si collega con altre strutture più grandi, sarà un modello per le altre del territorio – ha proseguito Moratti –. Si sta costruendo un modello organizzativo che parte dai bisogni del territorio. Sono stati inviati dei questionari ai medici di medicina generale per ascoltare le loro necessità e organizzarsi in modo tale da dare risposte alle loro esigenze».

La vicepresidente della Regione ha poi sottolineato «la collaborazione istituzionale estremamente significativa» con l’amministrazione comunale.
Proprio la sindaca Nadia Rosa ha evidenziato che «abbiamo fortemente voluto il recupero di questa struttura, che era un distretto sanitario che rischiava di andare svuotato da tutte le sue funzioni ed essere inutilizzato. È stato importante lavorare in sinergia per dare un servizio a 360 gradi».

Parole di ringraziamento l’assessore Moratti le ha espresse a tutto il personale della Casa di comunità lonatese anche sul libro lasciato all’ingresso della struttura: «Un ringraziamento sincero – ha scritto – per l’impegno, la competenza e l’entusiasmo con il quale state costruendo questa Casa di Comunità. E un grazie di cuore al sindaco per aver contribuito alla sua realizzazione: lavoro di squadra e collaborazione tra infermieri e medici specialisti unitamente all’integrazione con il sociale. Saranno fondamentali l’ascoltare e dare risposte ai bisogni del territorio».

La struttura fa parte del primo pacchetto individuato da Regione Lombardia che comprende 218 Case di Comunità, 71 Ospedali di Comunità e 101 Centrali Operative Territoriali.

I servizi attualmente attivi sono il Punto unico di accesso, il servizio di assistenza domiciliare di livello base, il servizio infermieristico e l'ambulatorio dell'infermiere di famiglia e comunità. Presente anche il sistema integrato di prenotazione collegato al Cup (Centro unico di prenotazione) aziendale, servizi diagnostici finalizzati al monitoraggio della cronicità. È infatti attivo un ambulatorio della cronicità e telemedicina gestito dal clinical manager dell'Asst Valle Olona e collegato ai progetti di telemedicina.
Presente anche il Punto prelievi. La Casa è integrata con i servizi sociali per la cronicità. Si struttura sulla discussione dei casi con i servizi sociali del Comune e i servizi sociali del nucleo dimissioni protette dell'ASST Valle Olona.

In fase di attivazione sono i servizi di cure primarie erogati attraverso équipe multidisciplinari, attività consultoriali con la creazione di un ambulatorio materno infantile in collegamento e in raccordo funzionale con il Consultorio di Gallarate, servizi per la salute mentale, le dipendenze patologiche e la neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza. È in corso la mappatura del terzo settore e delle associazioni di volontariato attive, per strutturare dei percorsi condivisi di integrazione e cooperazione.

Laura Vignati

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