In occasione delle celebrazioni per il 77° anniversario della Liberazione, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Castellanza, con l'Anpi, l'Associazione Carabinieri in congedo, Marinai d'Italia, Bersaglieri, Caduti e Dispersi in guerra, Alpini e con la partecipazione del Corpo Musicale Santa Cecilia, hanno voluto rinnovare in questo 2022 più che mai, l’importanza dei valori di pace, di libertà e di uguaglianza, attraverso una serie di iniziative che hanno visto anche il coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie e della Biblioteca.
Nella mattinata di giovedì, presso l’Istituto Maria Ausiliatrice, il Sindaco Mirella Cerini ha presenziato all’incontro con Tiziana Pasquetto, di ANPI Legnano. Tanti i racconti che hanno fatto riaffiorare il ricordo vivido di momenti che hanno segnato la storia dell’Italia e del nostro territorio in particolare. Giovani italiani che hanno dato una luce particolare al significato di Resistenza. Papà Adriano, insieme ad altri coraggiosi giovani, rifiutandosi di aderire alla Repubblica Sociale, furono costretti alla deportazione nei lager tedeschi e polacchi, sapendo che quasi certamente non sarebbero mai più tornati a casa dalle loro famiglie.
Venerdì 22 aprile è stato l’Isis intitolato a Cipriano Facchinetti, fondatore del giornale L’Italia del Popolo e noto attivista politico dell’Italia antifascista, ad accogliere il momento del ricordo, con la collaborazione di Anpi Castellanza. Presenti Ester De Tomasi, Presidente ANPI Provinciale Varese, e Ivana Sonna, Presidente della sezione di Castellanza .
Tema della mattinata, la presentazione dei libri “Sognando la Libertà – il partigiano Sandro” – il racconto della storia di Samuele Turconi, Comandante della 101^ Brigata Garibaldi GAP di Gorla Maggiore di Alberto Centinaio, e de “I ragazzi dell’oratorio – L’esperienza di resistenza dei ragazzi dell’Oratorio San Giuseppe Castegnate” di Luigi Roveda. Preziosi gli interventi degli stessi autori (rispettivamente ex Sindaco di Legnano ed ex Sindaco di Castellanza) a ricordare quanto questo territorio e in particolare proprio l’oratorio San Giuseppe, fossero un importantissimo “punto di raccolta “ e smistamento informazioni per i partigiani grazie soprattutto a Don Pozzi
La visione del video “la Resistenza nell’Altomilanese” e la preziosa presenza e testimonianza di Aurelio Legnani, il “Partigiano Gatto” hanno completato la manifestazione. Presenti il Sindaco Mirella Cerini, il Vice Sindaco Cristina Borroni, l’Assessore alla Cultura Davide Tarlazzi.
Sabato 23 aprile, l'inaugurazione con taglio del nastro, da parte del Sindaco Mirella Cerini e dell’Assessore alla Cultura Davide Tarlazzi, della Mostra fotografica e documentaria Aprile ’45: “Ricordi della Resistenza a Castellanza”, curata da Giancarlo Restelli e Luigi Roveda, e con la partecipazione di Andreina Colombo Passoni. La mostra è stata allestita da Anpi Castellanza in Biblioteca, per permettere una più ampia fruizione al pubblico castellanzese che frequenta giornalmente le sue sale e sarà visitabile fino al 30 aprile.
Accurate ricerche storiche sulla deportazione nell’area tra Magenta e Sesto Calende, verso i campi di concentramento più tristemente famosi d’Europa (circa 250 persone) tra cui i castellanzesi Ludovico Bellaria, Antonio Cartabia, Giuseppe Ranzani e Oscar Zannini. E poi racconti e ricordi ancora pieni di emozione nella voce di chi li ha vissuti, ma anche di chi li ha ascoltati e trascritti, di un tempo terribile in cui la città, incastonata in un ricco territorio che condivideva ancora le aree rurali con l’industria manifatturiera, era rastrellata giornalmente dalle milizie tedesche alla ricerca di quegli uomini, donne e ragazzi che avrebbero contribuito in massima misura alla vittoria sul nazismo, spesso con il sacrificio della propria vita.
Culmine delle celebrazioni lunedì 25 aprile, con la Commemorazione ufficiale del Sindaco al Monumento ai Caduti per la Libertà alla Corte del Ciliegio; prima la deposizione della corona e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica; il passaggio del corteo al Monumento dei Marinai in Piazza Castegnate e infine la deposizione della corona al Monumento ai Caduti in viale delle Rimembranze, alla presenza del rappresentanti di Anpi.
Il Sindaco Mirella Cerini ha ricordato l’importanza di celebrare questa giornata. «Il 25 aprile è e dovrà restare sempre un dovere di noi italiani, a prescindere dall’età, dal luogo di nascita o di residenza, un Dovere per continuare a ricordare che la libertà, come abbiamo dolorosamente ri-scoperto negli ultimi mesi, non è mai un bene definitivamente acquisito».
Ha inoltre ringraziato i castellanzesi, che insieme alla collaborazione degli Enti, delle Aziende sanitarie territoriali, delle Associazioni, delle attività commerciali del territorio e dei volontari tutti «per la tenacia, spirito di sacrificio e senso civico dimostrato durante il periodo pandemico, convivendo con un virus che ha lasciato tanti vuoti nelle nostre famiglie e situazioni economiche precarie», ma anche «la volontà e capacità di ripartire, in questa fase di rilancio economico e sociale. Quella stessa capacità che ci deve vedere ancora uniti e ri-uniti intorno al Tricolore, contro i venti di guerra che soffiano forte dall’Est Europa, con il loro strascico di lutti e distruzione, e contemporaneamente sempre aperti alla cooperazione e all’accoglienza anche ai nostri “vicini un po’ più lontani”, offrendo e usando ogni mezzo per portare e mantenere la convivenza pacifica, la libertà e l’uguaglianza, anche nel nostro quotidiano».
Sabato 30 aprile, l'ultimo momento delle celebrazioni: alle 16, reading di pagine storiche sulla Resistenza a Castellanza in Biblioteca, a cura dell’Anpi di Castellanza con la partecipazione del gruppo “I Ragazzi della 3E” coordinati da Loredana Raneli. La ricostruzione degli avvenimenti si basa sul Diario di un Fazzoletto Azzurro (già pubblicato a cura di Anpi e della Biblioteca Comunale nel 1993) e su testimonianze e notizie tratte dai libri: “Castellanza Immagini e Parole” di Andreina Passoni, “Cristalli di Memoria” di Gaetano Castiglioni detto Tanino, “Deportati dell’Alto Milanese” di Giancarlo Restelli e “I Ragazzi dell’Oratorio” di Luigi Roveda.