/ Valle Olona

Valle Olona | 08 aprile 2022, 06:00

La nuova famiglia di Natalia che raggiunge la nonna a Olgiate

Con lei suo figlio e il giovanissimo cognato. Ad aprire le porte di casa a chi fugge dalla guerra, i coniugi Pavesi. «Ci è sembrato naturale fare quello che potevamo»

La nuova famiglia di Natalia che raggiunge la nonna a Olgiate

È stato un vero e proprio gesto d’amore quello che ha portato Natalia, accompagnata da suo figlio e dal giovanissimo cognato, ad Olgiate, dove ha trovato una nuova casa e una nuova famiglia che li supporterà per tutto il tempo che trascorreranno nel nostro Paese.

«Da qualche anno la signora Nina, che è nata in Ucraina, si occupa di nostra zia – spiegano Stefano Pavesi e la moglie Federica – e ormai è parte integrante della nostra famiglia; quando al telegiornale abbiamo sentito le prime notizie riguardanti la guerra, la nostra prima reazione è stata quella di chiederle della sua famiglia, che vive proprio in quei territori. Giorno dopo giorno chiedevamo notizie e cercavamo di capire se c’era qualcosa che potevamo fare per aiutare e, quando Nina ci ha detto di essere molto preoccupata per la sicurezza dei suoi sette nipoti, le abbiamo subito detto che avremmo ospitato qualcuno qui a casa».

I coniugi Pavesi non hanno perso tempo; i mobili del salotto della casa in cui si sono trasferiti da pochissimi mesi sono stati spostati, all’interno della stanza sono stati montati dei letti e un bagno è stato liberato per accogliere i nuovi ospiti.

Non tutti e sette i nipoti della signora Nina hanno potuto trovare posto in casa, ma tutti sono riusciti a raggiungere l’Italia; tre, quindi, vivono nel cortile sopra la Valle mentre altri quattro sono ospitati da altre famiglie.

«Ci è sembrato naturale fare quello che potevamo – raccontano Stefano e Federica – del resto si tratta di una persona di famiglia e per la famiglia si fa tutto. Abbiamo quindi accolto Natalia, suo figlio e il giovanissimo fratello di suo marito, e sin da subito ci siamo accorti di quanto siano persone stupende che sanno farsi voler bene».

Ad accompagnare Natalia in Italia è stata la figlia maggiore della signora Nina, che però non ha voluto rimanere con la madre, ma ha scelto di tornare in Ucraina con il resto della famiglia.

Impensabile, però, farla ripartire a mani vuote, e per questo sono intervenuti gli Alpini del gruppo olgiatese, di cui Stefano Pavesi è presidente: «Abbiamo chiesto di cosa ci fosse maggiormente bisogno per aiutare – ricordano Stefano e Federica – e ci hanno detto che in quel momento a mancare erano i farmaci e del cibo che potesse essere consumato al momento, senza bisogno di cottura. Abbiamo chiamato i nostri parenti e gli Alpini, in poche ore abbiamo raccolto molto più di quanto potevamo immaginare».

Dal pomeriggio alla sera, infatti, la generosità di chi ha voluto rispondere all’appello è stata incredibile; la figlia della signora Nina è ripartita in aereo con tre valigie piene di farmaci, e un furgoncino pieno di provviste l’ha seguita su strada.

«La nonna mi aveva detto che queste persone erano gentili – commenta la giovane Natalia – ma non mi aspettavo quello che ho trovato qui ad Olgiate; certo, persone che ti aprono la porta e che ti accolgono in questo modo sono per forza gentili, ma la loro dolcezza e il loro affetto mi ha stupito sin da subito. Noi tre siamo lontani da casa, ma grazie all’accoglienza che abbiamo ricevuto ci sentiamo più vicini».

Nonostante le avversità, dunque, ad Olgiate è nata una nuova famiglia, legata dall’amore e dalla generosità, e i suoi nuovi membri si stanno sempre più integrando anche all’interno della comunità.

«Una cosa che mi ha fatto veramente piacere – conclude Stefano Pavesi – è come il ragazzo più grande abbia voluto mettersi a disposizione degli Alpini per dare una mano al gruppo che in questo periodo lavora per sostenere la rete di solidarietà a favore dell’Ucraina. Lui ha sedici anni e mezzo e, quando non è in DAD, è sempre con noi per fare la sua parte.

Ci è stato detto che siamo stati gentili, ma loro sono persone che sin da subito hanno conquistato il nostro affetto grazie ai loro modi; si tratta di persone educate e corrette, che non chiedono e pretendono nulla, e alle quali è impossibile non affezionarsi».

Loretta Girola

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore