Sguardi bassi e silenzio assoluto. Così i mesenzanesi – oltre cinquecento i presenti - hanno dato il via, intorno alle 20.30 di questa sera, alla fiaccolata voluta da un gruppo di mamme del paese per ricordare Giada e Alessio Rossin, di tredici e sette anni, uccisi a coltellate dal padre Andrea che con la stessa lama si è poi tolto la vita, all'alba di giovedì scorso.
Con un corteo partito dal sagrato della chiesa parrocchiale i cittadini - ognuno con un lumino o una candela tra le mani - si sono incamminati verso il civico 18 di via Pezza. Nel mezzo una sosta davanti alle scuole dove Alessio frequentava la seconda elementare. Qui i presenti hanno recitato una preghiera, guidati da don Michele Ravizza, parroco del paese.
Quello di stasera è stato il momento del cordoglio e della vicinanza alla famiglia della giovane Luana, la prima ad entrare nella villetta di via Pezza la mattina dei fatti.
Il sindaco di Mesenzana, Alberto Rossi, ha preso parte all’iniziativa, accanto ai suoi concittadini: «Non è questo il momento dei discorsi, ma voglio ringraziare tutte le mamme che hanno organizzato questa iniziativa - ha affermato Rossi con la voce rotta dall’emozione - spero che la nostra presenza qui possa arrivare in qualche modo in cielo, fino da Giada e Alessio».
I bambini del paese, dopo un altro momento di preghiera condiviso dagli adulti, hanno posizionato tre cartelloni sul cancello del civico 18, per ricordare Giada e Alessio con dei collage che li ritraggono sorridenti. Collage accompagnati dalle scritte “Nessuno muore se vive nel cuore di chi lo ama”, “Ora siete le stelle più belle dell’universo” e poi ancora: “Brillate in cielo per noi”.
