Bille August, Lidiya Liberman, Pupi Avati. Sono solo alcuni dei nomi di punta dell’edizione 2022 del Baff, il festival del cinema a vent'anni dalla prima edizione che accenderà i riflettori dal 2 al 9 aprile. Quest’anno non soltanto nelle sale di Busto Arsizio, ma anche di Legnano, Gallarate e Castellanza. Come ogni anno la mattina è riservata alle scuole superiori. Si preannuncia un cartellone di tutto rispetto con il premio Oscar Bille August, l’omaggio a Pasolini a cent’anni dalla nascita e a Monica Vitti. Poi anche il compositore Alessandro Solbiati protagonista con “Il silenzio e il canto” e tra gli ospiti l’attrice ucraina Lidiya Liberman. Già, perché stamattina durante l’anticipazione del Baff 2022 tutti gli intervenuti non hanno potuto passare sotto silenzio la guerra in Ucraina.
A partire dal sindaco Emanuele Antonelli: «Sono contento che si organizzi questo festival – ha detto – considerando anche la polemica assurda nata in una scuola a proposito di Dostoevskij. Dopo il Covid che aveva messo in ginocchio il mondo, ora la guerra, ma non dobbiamo dargliela vinta. Il mondo non deve fermarsi. E il Baff è una manifestazione di questa volontà ad andare avanti». Gli ha fatto eco il vicesindaco Manuela Maffioli: «Parlare di cultura non tradisce l’empatia con un popolo in grande sofferenza. La cultura è il ponte tra i popoli e il Baff da sempre si è mostrato uno strumento di accrescimento culturale della collettività. In questi due decenni la città ha potuto ammirare pellicole che hanno segnato la storia della settima arte, incontrare e ascoltare le voci dei suoi protagonisti, dai Premi Oscar ai giovani talenti emergenti, nutrirsi di contenuti, commuoversi, ridere, crescere».
Ha parlato di festival con una coscienza europea il presidente onorario Gabriele Tosi: «Vorrei sottolineare lo sforzo intenso per far sì che questo festival sia con una coscienza europea. Facciamo parte di una grande Europa e quello che sta succedendo è privo di senso». A dare il la agli interventi il presidente Alessandro Munari che ha ricordato il compleanno rotondo di questa edizione del Baff.
Le chicche del cartellone presentate da Steve della Casa
La ventesima edizione sarà inaugurata dal regista danese Bille August, premio Oscar e vincitore per ben due volte della palma d’oro a Cannes con “Pelle alla conquista del mondo” e “Con le migliori intenzioni”. Grande tessitore di racconti, Bille August ha portato sul grande schermo romanzi complessi. Attesissima al festival anche l’attrice ucraina Lidiya Liberman, apprezzata per la sua interpretazione in “Maternal” di Maura Delpero, che dodici anni fa ha scelto l’Italia per vivere, lavorare e metter su famiglia. Musica, immagini e parole saranno protagoniste de “Il silenzio e il canto”, opera virtuale firmata dal compositore Alessandro Solbiati. Pensata nel periodo del lockdown, l’opera viene ora proposta dal vivo: «Al centro del racconto – spiega l’autore – il mito dell’incontro tra Ulisse e le Sirene, ma attraverso testi tratti da Omero e anche da Rilke, Kafka, Tennyson e Pascoli. Durante la pandemia nessuno poteva suonare assieme e ogni interprete a disposizione, strumentista, soprano e attore poteva registrare la propria parte singolarmente, contando sul successivo montaggio. Allora è nata l’idea di moltiplicare le parti in gioco, creando un’orchestra che non può esistere».
Omaggio a Pasolini e a Monica Vitti
Il Baff ricorderà anche Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, con tre appuntamenti: il regista Pupi Avati, che ha firmato la sceneggiatura dell’ultimo film di Pasolini “Salò”, introdurrà la proiezione del documentario “Pasolini prossimo nostro” di Giuseppe Bertolucci. Nella sezione “Made in Italy – Scuole” verrà proposto il film “Il vangelo secondo Matteo”, diretto da Pasolini nel 1964 con un commento di don Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello spettacolo. Infine, sarà presentato un estratto del volume che raccoglie le principali interviste rilasciate da Pound alla stampa italiana dagli anni Venti agli anni Settanta. Un omaggio sentito sarà anche quello dedicato a Monica Vitti, scomparsa lo scorso febbraio, con “Vitti d’arte, Vitti d’amore”, diretto da Fabrizio Corallo che rievoca il percorso artistico e personale della diva del grande schermo.
Presidente della giuria Baff in corto, dedicata al concorso Cortometraggi, l’attore Riccardo Rossi. Altra novità: ai partner dell’edizione 2022 si aggiunge per il primo anno la Fice, la federazione italiana cinema d’essai, che metterà a disposizione i cortometraggi e documentari selezionati. A dirigere il Baff, Steve della Casa e Paola Poli.