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Territorio | 17 febbraio 2022, 10:26

Samarate, asilo nido verso gestione esterna: «Garanzie per lavoratrici o sarà lotta»

Sindacati sul piede di guerra. La nota di Cobas-Cgil a sostegno delle operatrici del nido pubblico. Posti di lavoro a rischio senza ricollocazione negli organici comunali

Samarate, asilo nido verso gestione esterna: «Garanzie per lavoratrici o sarà lotta»

«Dopo gli incontri con i Capigruppo e le riunioni delle Commissioni Bilancio e Istruzione, sollecitate dalle lavoratrici per avere finalmente chiarezza sulle intenzioni dell'amministrazione comunale, ormai la verità emerge con forza: il Comune ha deciso di esternalizzare, dopo il Centro Diurno Disabili e il Centro Minori, anche l'Asilo Nido comunale». Così la nota sindacale Cobas-Cgil, sulla possibile “gestione esterna” del nido di Samarate, con posti di lavoro a rischio per le operatrici della struttura pubblica.

«Il personale ha espresso con forza la propria contrarietà all'operazione, ritenendo il Nido una risorsa per la Comunità, determinata dalla continuità educativa e dalla qualità professionale dimostrata negli anni e che ha saputo creare rapporti di fiducia con le famiglie che da 45 anni hanno usufruito di tale servizio.

Dispiace assistere ad una mancanza di attenzione nei confronti di operatrici che negli anni si sono rese disponibili a spendere le proprie professionalità e competenze negli ambiti dove si riscontrava un bisogno per rispondere alle necessità della Comunità (scuole, progetti rivolti ai minori, sportello psicopedagogico, Centro diurno disabili, Centro minori, Assistenza domiciliare minori, sportello Covid, Spazio neutro...)».

Prosegue il comunicato sindacale: «Di fronte alla evidente determinazione del Comune di procedere alla esternalizzazione, le educatrici hanno anche avanzato proposte di mediazione in grado di salvaguardare una parte del servizio pubblico, garantendo una presenza che permetta una continuità educativa ed un maggior confronto con i nuovi referenti, ad esempio attraverso la gestione diretta di almeno la sezione dei piccoli. Mentre basterebbero due assunzioni per mantenere la gestione comunale del gruppo Medi/Grandi e quattro per ritornare ad una gestione completa.

È stata anche proposta l'ipotesi del “comando”, che consentirebbe agli operatori di rimanere all'interno del Servizio mantenendo il rapporto lavorativo con il Comune.

Da ultimo, in caso di esternalizzazione di tutto il servizio, è stata presa in considerazione la propria ricollocazione nell'ambito degli uffici comunali, previo percorso di riqualificazione professionale, ipotesi che nel contempo potrebbe contribuire a far fronte alla drammatica carenza d'organico evidenziata dagli stessi amministratori. Dagli interventi ascoltati nelle riunioni delle Commissioni non sono venuti segnali di disponibilità ad accogliere le istanze delle lavoratrici».

Sindacati sul piede di guerra. «Abbiamo sostenuto le lavoratrici fin dall'inizio di questa lunga e complessa battaglia. L'abbiamo fatto perché siamo convinti che il servizio pubblico offerto dal personale dell'Asilo Nido “Nidondolo” sia stato sempre contraddistinto da altissimi standard di qualità. Lo abbiamo fatto perché le esperienze già realizzate in altri comuni hanno dimostrato che non sempre scegliere di far gestire i servizi pubblici ai privati ha portato qualità e risorse o risparmi alle casse.

Sicuramente la normativa nazionale sulle assunzioni ha messo il Comune di Samarate, come tutti i comuni, in grave difficoltà nella gestione dei servizi. Ma ci chiediamo, anche in previsione delle risorse che verranno stanziate nel Pnrr, perché non si valuti un piano straordinario di assunzioni per gestire i servizi in modalità diretta.

La battaglia a fianco delle lavoratrici non è finita. Ci siano confrontati con loro e siamo pervenuti ad una chiara e determinata decisione: se non saranno fornite tutte le garanzie per il mantenimento negli organici comunali di tutto il personale in servizio nell'asilo nido passeremo a più decise forme di lotta, compreso lo sciopero».

Redazione

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