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Valle Olona | 14 febbraio 2022, 22:00

Lettere e pacchi in ritardo per l'emergenza Covid: «Ma adesso stiamo assumendo»

Poste Italiane spiega come si sta mettendo mano al problema: «Primi assunti già inseriti e bando prorogato oltre il 13 febbraio»

Lettere e pacchi in ritardo per l'emergenza Covid: «Ma adesso stiamo assumendo»

A fare chiarezza sulla situazione dei ritardi nella consegna dei pacchi e della corrispondenza oggetto delle rimostranze dei cittadini nel territorio (l'ultimo caso a Olgiate, LEGGI QUI) sono i rappresentanti di Poste Italiane. Che hanno spiegato come essa sia dovuta a una serie di concause indipendenti dalla loro volontà.

«L’emergenza sanitaria degli scorsi mesi ha influito pesantemente sul servizio di consegna della posta – spiegano dall’ufficio stampa dell’azienda – in particolar modo alla fine del mese di dicembre e in quello di gennaio. Questa situazione si è verificata un po’ in tutta Italia, ma in alcune province in particolare, come ad esempio quella di Varese, ha causato importanti ritardi nella consegna di lettere, pacchi e bollette.

Siamo pienamente consapevoli del problema e ci siamo attivati per fare in modo che esso venga risolto il più velocemente possibile».

Positività, quarantene e isolamenti hanno colpito anche il personale delle Poste Italiane e questo, unito ad una carenza di portalettere in tutta la regione, ha portato alla situazione attuale.

Situazione che è stata riconosciuta e affrontata da Poste Italiane, che proprio in questi giorni ha dato il via a una massiccia campagna di assunzione (LEGGI QUI) per risolvere il problema, causato anche dal fatto che nelle ultime settimane spesso si è dovuto far coprire ad un solo portalettere più zone, dimezzando, di fatto, la frequenza dei passaggi.

«Le assenze, il personale mancante e l’aumento fisiologico della corrispondenza nel periodo delle feste hanno fatto sì che venissero accumulati ritardi, a volte anche importanti, sia per quanto riguarda i pacchi e le raccomandate, sia per le lettere e la corrispondenza – sottolineano dall’azienda – e questo ci ha portati a decidere di assumere nuovi portalettere con contratto a tempo determinato, che si occuperanno della distribuzione nel territorio provinciale.

Inizialmente il termine per presentare le domande era previsto per il 13 febbraio, ma è di queste ore la decisione di prorogarlo per poter meglio affrontare la situazione attuale».

Si tratta di un inserimento straordinario di personale sul territorio che in parte ha già permesso, e che permetterà a breve, di smaltire le consegne arretrate per permettere alla situazione di tornare alla normalità.

«Per formare appieno un nuovo portalettere ci vogliono almeno due settimane – ricorda l’ufficio stampa di Poste Italiane – ma già dopo una è in grado di compiere il suo giro permettendoci di ripristinare, almeno in parte, la normalità.

I primi nuovi assunti sono già stati inseriti, e a breve altri li seguiranno; questo sta permettendo di smaltire in prima battuta pacchi e lettere di priorità uno, a cui seguirà anche il resto della corrispondenza. I primi risultati già ci sono, e siamo certi che a breve la situazione tornerà del tutto alla normalità».

L. G.

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