La tabaccheria “La piazzetta”, a due passi dalla Liuc, è regolarmente aperta. Lo richiedono gli obblighi connessi all’attività. Ma l’andirivieni è silenzioso, il gruppetto di persone che oggi, lunedì 15 luglio, si trova sul marciapiedi parla a voce bassa. Alcuni conoscenti di Manuel Sampellegrini, morto in un incidente a Olgiate, dove risiedeva (vedi QUI), si sono raccolti lì, davanti all’attività che la vittima gestiva con il suo socio, Matteo Rossi. Non riesce quasi a parlare, Matteo. Serve i clienti. A chi gli chiede dell’amico mormora: «Ci conoscevamo da 20 anni. Era un fratello. Non riesco a dire altro».
Fuori dal locale si intrecciano sgomento e dolore. Freschissimo, beffardo il ricordo delle ultime battute, scambiate per un compleanno: «Ci eravamo salutati poco prima dell’incidente. È incredibile. Se n’è andata una persona speciale, l’amico che tutti vorrebbero». Emerge la figura di un giovane disponibile, pronto a dare una mano, a parlare a ragion veduta. «Non era un caso che lo conoscessero così in tanti, era facile averci a che fare, parlare con lui». Chi, come Manuel, ha un’attività in proprio aggiunge: «Ci siamo confidati molto, abbiamo scambiato esperienze. Mi ha consigliato. Era uno di quelli che ti aiutano sempre». Poi vengono fuori le passioni: la moto, i viaggi, lo sport, dal paddle allo sci. «Ne sapeva, di montagna. Se ne parlavi con lui, ti dava un sacco di informazioni, aveva girato tantissimo».
Infine la tabaccheria, ovviamente. Al vicino Up Town dipingono un ritratto fatto con poche pennellate, nette: «Simpatico. Un gran lavoratore». Uno che non si fermava, con la voglia di avviare nuovi progetti. L'esempio più recente arriva, ancora, dagli amici: «Anche la tabaccheria è stata appena rimessa a nuovo». Uno che guardava al futuro.