Sicurezza in rete, i giovanissimi chiedono attenzione. Per il Safer Internet Day 2022, l'istituto superiore Carlo Dell'Acqua di Legnano, capofila della Rete Ri-connect presenta gli esiti della ricerca sui giovani tra gli 11 e i 19 anni dell'Alto Milanese, durante l'evento di Regione Lombardia della mattinata odierna.
Simona Michelon direttore esecutivo della rete – riporta alcuni dati interessanti: emerge che i ragazzi chiedono ai genitori di sostenerli osservandoli, mentre agli insegnanti chiedono di permettere loro di fare lavori di gruppo e di non basarsi solo sui voti. In settimana verrà lanciato l'Hackathon RiConnect per gli istituti formativi e di istruzione primaria e secondaria,che punta alla riflessione personale e alla produzione di un artefatto di classe. L'obiettivo è conoscersi, per capirsi e rispettarsi nella propria unicità. Chi e interessato può scrivere a ri-connect@isdellacqua.edu.it
La testimonianza
Racconta un giovane: «Ho spesso pensato di dire a qualcuno che ogni giorno sia a scuola che fuori, che online, subisco atti di bullismo ma non ho mai trovato il coraggio e di questo me ne pento. Ho provato a raccontarlo ai miei genitori ma ho sempre paura della loro reazione quindi non racconto mai questi fatti in casa ma lo faccio con i miei amici (...). Come ho detto prima non ho mai trovato il coraggio di dirlo a nessuno, anche quando eravamo piccoli e questo si nota dai miei comportamenti quando subisco delle offese. Ora che ci ripenso sarebbe stata la cosa più giusta raccontare come stanno le cose ad un adulto ma ormai è troppo tardi. Fra i miei amici sono lo zimbello... dopo poco che inizia a correre deve smettere perché non ce la fa più... Quando mi vedo allo specchio penso perché sono così... da piccol* ho sbagliato qualcosa? Spesso provo a pensare se fossi stat* normale. Avrei avuto più amici oppure no? La risposta ce l'ho già».
E ancora: «Da un po' di mesi pratico il nuoto e dopo questo sono passat* da:" Quell* che non muove nemmeno un dito" a "quell* che fa sport ma non dimagrisce".Mi sento a disagio quando sono in compagnia di gente che conosco (e non) e penso: "PERCHÉ SONO AL MONDO?". Chiedo aiuto a psicologi ma non ricevo mai una risposta. Credo che la mia situazione sia un caso perso…».
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