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Valle Olona | 04 febbraio 2022, 22:41

Il centrodestra a Castellanza: «Ex Mostra del Tessile, manca una visione strategica»

Il gruppo guidato da Angelo Soragni contesta: «Nell'intervento molti elementi discutibili, dal traffico al parco e alla sicurezza»

Angelo Soragni

Angelo Soragni

Manca una visione strategica, è mancato il coraggio nell'area dell'Ex Mostra del Tessile. Questo il parere del Centrodestra unito per Castellanza, guidato da Angelo Soragni.

Che scrive: «Termina in questi giorni il periodo utile per presentare le “osservazioni” al Piano Attuativo che riguarda l’area “Ex Mostra del Tessile”. Si tratta di una porzione del territorio castellanzese che da tempo è in attesa di una definizione e che è stato oggetto di molte traversie che hanno interessato anche la proprietà dell’area: i nuovi proprietari, infatti, l’hanno rilevato nel corso di una procedura fallimentare».

Una zona importante: »Il trascorrere del tempo ha fatto sì che intorno ad essa si siano insediate nuove, rilevanti, strutture commerciali che costellano ormai l’intero tratto di viale Borri e della Saronnese, strade che costituiscono in pratica una unica grande via della media e grande distribuzione. Il Centrodestra Unito per Castellanza già in campagna elettorale aveva evidenziato la necessità di pensare al recupero delle aree dismesse di Castellanza come ad una grande occasione per riqualificare la città rendendola più a misura d’uomo».

Ecco che allora si afferma che nell’intervento prospettato «si riscontrano molti elementi quantomeno discutibili».

Quali? Si cita prima di tutto il traffico: «Le valutazioni che corredano il Piano Attuativo risentono di rilevazioni effettuate in un periodo – ottobre 2020 – che, a causa della pandemia, non può certo essere considerato “normale”. Si tratta di valori anomali, inferiori a quelli che si registravano durante i periodi precedenti al Covid. Inoltre, non tengono in alcun conto il carico che, in prospettiva, graverà su questa arteria stradale quando saranno realizzati anche gli interventi urbanistici poche centinaia di metri più avanti, in direzione di Legnano».

Uno dei problemi è anche il fatto che in questa zona confinano diversi Comuni e la scelta di uno incide sull'altro. «Infatti, dal comune di Busto si sono levate delle vibranti proteste che, molto probabilmente, resteranno inascoltate - afferma il centrodestra - Ma probabilmente questa sarà la sorte che toccherà al Comune di Castellanza quando Legnano darà il via libera alla costruzione delle nuove aree commerciali progettate (Area ex Duplomatic, Area Ex Crespi, ecc.). Questo intervento avrebbe potuto anche essere una occasione per mettere in sicurezza l’accesso all’Istituto Facchinetti che, invece, con la realizzazione del Piano Attuativo, vedrà gli studenti esposti a rischi maggiori a causa della maggiore intensità di traffico a cui saranno esposti».

Altro dubbio riguarda il parco Alto Milanese, per cui si sarebbe persa «una ottima occasione per valorizzare ulteriormente questo importante presidio di tutela ambientale». Infine, «non possiamo esimerci dal sollecitare una chiara indicazione da parte dell’Amministrazione riguardo a quali saranno le modalità di gestione dell’area ludica, inclusi i presidi di sicurezza previsti (telecamere, ecc.), indispensabili per tutelare la sicurezza dei ragazzi che, speriamo, vorranno frequentarla».

Ancora una volta, è l'affermazione finale manca «una visione strategica e globale della città... unitaria, di ampio respiro, che sappia traguardare il futuro. Il progetto presentato è tutto "introverso", miope, è l’espressione di un modo di fare urbanistica poco coraggioso, che guarda alla redditività dell’area e non al reale benessere della città».

Redazione

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