Sono passati tre decenni anni dalla morte di Ludovico Geymonat, cui, da 25 anni, è intitolata l’unica scuola italiana che porta il nome dell’insigne filosofo e matematico. Lo ricorda lo stesso istituto che celebrerà l’illustre epistemologo, padre della filosofia della scienza in Italia, lunedì 29 novembre, anniversario della scomparsa. Per l’occasione, nell’aula magna di via Gramsci, interverrà uno dei più affermati allievi di Geymonat: il professor Fabio Minazzi, ordinario di Filosofia della scienza all’Università degli studi dell’Insubria.
Il docente dell’ateneo varesino, fra le voci più autorevoli del mondo accademico italiano, offrirà agli alunni delle classi quarte e quinte del liceo delle Scienze applicate l’opportunità di conoscere meglio la figura e il pensiero dell’intellettuale torinese cui, nel 1956, fu assegnata, all’Università statale di Milano, la prima cattedra di Filosofia della scienza istituita nella penisola.
La lezione sarà introdotta dalla dirigente scolastica, Adele Olgiati, che sottolinea il valore dell’intitolazione a Geymonat, nome che «…ben si presta a fare sintesi dei due percorsi di studio presenti nella nostra scuola: l’Itis, con i suoi diversi indirizzi, e il liceo delle Scienze applicate». Come osserva la preside, «il filosofo piemontese, al quale va il grande merito di aver dato piena cittadinanza al sapere scientifico nell’ambito della cultura italiana, ha messo in luce lo stretto legame che unisce teoria e prassi, scienza e tecnica».
La presenza del professor Minazzi sarà particolarmente significativa: oltre ad aver collaborato con l’eminente pensatore e ad aver curato l’edizione di parecchi scritti del suo maestro, firmando anche pubblicazioni a lui dedicate, il docente dell’Insubria ha donato anni fa alla scuola di Tradate diverse opere di Geymonat. Si tratta di un prezioso patrimonio culturale, a disposizione di studenti e insegnanti dell’istituto superiore, che oltre al liceo conta quattro indirizzi tecnici: automazione, telecomunicazioni, biotecnologie ambientali ed elettronica. Percorso, quest’ultimo, all’interno del quale è attiva anche una sperimentazione di robotica.