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Busto Arsizio | 13 novembre 2021, 19:21

Antifascisti in piazza a Busto. «Nell’ultimo mese episodi gravi»

Iniziativa organizzata dal Comitato Antifascista dopo l’assalto alla Cgil di Roma e non solo. Nuova richiesta al sindaco di prendere posizione per il post ironico sull'episodio rilanciato da Sabba e l’impegno a promuovere la conoscenza della Storia tra le nuove generazioni

Antifascisti in piazza a Busto. «Nell’ultimo mese episodi gravi»

Per terra una sorta di tazebao con articoli e considerazioni sugli accadimenti «di matrice e ispirazione fascista» verificatisi lo scorso ottobre. L’assalto alla sede alla Cgil di Roma, il raduno a Predappio in occasione del 99esimo anniversario della marcia su Roma, il raid omofobo a Ferrara. E altri ancora. Il Comitato Antifascista di Busto ha organizzato nel tardo pomeriggio di sabato un presidio in centro intitolato “Caccia l’ottobre nero”, proseguito anche sotto una leggera pioggia.

«Nell’ultimo mese c’è stato un incremento di episodi fascisti. Una storia terribile che ha radici nel passato ma che continua a esserci», ha osservato Elis Ferracini. Al suo fianco Giuliano Troiani di Antifascisti Sempre: «Il nostro percorso – ha ricordato – è iniziato 14 anni fa, dopo l’aggressione di un gruppo di naziskin ad Angioletto Castiglioni, già ultraottantenne. Da allora siamo sempre in campo quando vediamo iniziative che ci turbano».

Saverio Ferrari dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre è intervenuto sulle realtà neofasciste del passato e del presente. Sottolineando che «non era mai avvenuto che un corteo arrivasse a colpire e devastare una sede, in questo caso della Cgil».
«Queste organizzazioni – ha affermato – sono piccole, non hanno consenso elettorale, ma possono avere dei rapporti con le destre che contano».

Ha citato l’inchiesta di Fanpage e il tema dello scioglimento di Forza Nuova: «Ora non se ne parla più, ma occorre passare dalle parole ai fatti. In passato, organizzazioni che sono state sciolte si sono disarticolate. E se anche si riformassero, potrebbero venire sciolte nuovamente. Serve un lavoro di informazione, un impegno per la crescita di una coscienza democratica tra le nuove generazioni. E il movimento antifascista si deve collegare a un movimento più generale a difesa dei diritti sociali di questo paese».

Qualche piccolo momento di tensione quando un passante si è scontrato verbalmente con i manifestanti.
«Una provocazione palese», ha osservato Ferracini. Il quale, riferendosi a Busto, ha protestato contro i banchetti di Casapound e ha ricordato il post ironico rilanciato su Facebook da Matteo Sabba, oggi consigliere comunale eletto con la lista Antonelli, dopo l’assalto alla Cgil. «Abbiamo chiesto al sindaco, che è il sindaco di tutti, di prendere una posizione. Rinnoviamo questa richiesta».

Stefania Filetti, segretaria generale della Cgil di Varese, ha ricordato la storia antifascista di Busto, rievocata anche in mattinata nel corso dell’inaugurazione della nuova sede dell’Anpi (leggi qui).
«Con l’assalto alla sede di Roma – ha poi aggiunto – hanno attaccato le lavoratrici e i lavoratori. La risposta è stata la grandissima manifestazione con le forze democratiche di questo paese».
Quindi l’invito perché gli antifascisti colleghino «la storia della Resistenza all’attualità e insistano perché tutte le generazioni conoscano la storia».

Dello stesso avviso Gianluca Candiani di Sinistra Italiana: «C’è un problema di conoscenza. Conoscenza di quello che è stato il fascismo, delle azioni dell’antifascismo, di che cosa è accaduto dopo la Seconda guerra mondiale. Da docente, so che basta introdurre questi argomenti per vedere che qualcosa si muove, evitando l’oblio. È necessario conoscere per capire, per resistere».

E l’iniziativa, a cui hanno partecipato anche le sezioni varesine di Pci, Rifondazione Comunista, Adl, oltre a Medicina Democratica, Sinistra Chiara e Masci, si è chiusa proprio con il grido di «ora e sempre Resistenza».

R.C.

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