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Busto Arsizio | 09 novembre 2021, 17:30

Il mercoledì del Baff: “Yaya e Lennie” a Busto, “La scuola cattolica” a Legnano

Due appuntamenti all’Icma: alle 17 la seconda parte dei video finalisti al concorso “Baff in corto”; alle 18, per la rassegna “Effetto cinema”, è in programma Fellini - Io sono un clown di Marco Spagnoli

Il mercoledì del Baff: “Yaya e Lennie” a Busto, “La scuola cattolica” a Legnano

Nel mercoledì del Baff, la rassegna “Made in Italy - Scuole” propone, alle ore 9 al cinema Manzoni di via Calatafimi, Non odiare di Mauro Mancini. Ospite in sala lo sceneggiatore Davide Lisino.

Protagonista del film è Simone Segre (Alessandro Gassmann), un affermato chirurgo di origine ebraica: ha una vita tranquilla, apparentemente risolta, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. I duri contrasti con il padre, un reduce dei campi di concentramento morto da poco, lo hanno portato, da anni, ad allontanarsi da lui. Tornando dallʼallenamento settimanale di canottaggio, Simone si trova a soccorrere un uomo vittima di un incidente stradale: ma quando scoprirà sul petto di questo un tatuaggio nazista, lo abbandonerà al suo destino e nel momento in cui arrivano i soccorsi è ormai troppo tardi. I giorni seguenti, però, saranno sotto il segno del senso di colpa per la morte dell’uomo: situazione che lo spingerà a rintracciare la famiglia del neonazista che vive in un complesso residenziale popolare, il cosiddetto “quadrilatero di Melara”: Marica, la figlia maggiore (Sara Serraiocco); Marcello (Luka Zunic), il figlio adolescente contagiato anche lui dal seme dell’odio razziale; il “piccolo” Paolo (Lorenzo Buonora). Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare…

Due gli appuntamenti del pomeriggio, all’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, in via Magenta 70: alle 17 verrà proiettata la seconda parte dei video finalisti al concorso “Baff in corto”; alle 18, per la rassegna “Effetto cinema”, è in programma Fellini - Io sono un clown di Marco Spagnoli (ingresso libero).

Alle 21 al cinema Manzoni, proiezione del film Yaya e Lennie di Alessandro Rak, presente in sala, uno dei talenti più innovativi del cinema europeo d’animazione. «Con questo film, che fonde arte e fantasia per ripensare alle urgenze ambientali e ai valori sui quali si fonda la nostra società, Rak riporta sullo schermo il suo immaginario poetico e coraggioso».

In seguito a un misterioso sconvolgimento, il mondo come lo conosciamo oggi è finito. La natura si è ripresa prepotentemente il pianeta e ora la giungla riveste tutta la terra. Dalle macerie del mondo che fu, una nuova società sta cercando di risorgere. Si tratta de “L'istituzione”, i cui adepti cercano di ripristinare l'ordine precostituito. Ma c’è chi si oppone con forza al loro processo di “civilizzazione”: i dissidenti stanno preparando la loro rivoluzione. Questa è la storia di due spiriti liberi che vogliono trovare il loro posto nel mondo.Yaya, una ragazza dal carattere ruvido e dallo spirito indomito, e Lennie, un giovane uomo alto più di due metri e affetto da un ritardo mentale. Uniti da un legame profondo si prendono cura l’uno dell’altro cercando di non farsi portar via l’unica ricchezza che gli è veramente rimasta: la loro libertà.

Sempre alle 21, ma alla Sala Ratti di Legnano (Corso Magenta), è in programma La scuola cattolica, diretto da Stefano Mordini e interpretato, tra gli altri, da Benedetta Porcaroli, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Valentina Cervi e Jasmine Trinca. Il film, uscito in sala con il divieto ai minori di diciotto anni, ha portato all'attualità della cronaca il dibattito sulla censura nel cinema. Prima della proiezione ne discuteranno i direttori artistici Steve Della Casa e Paola Poli, la presidente del Sindacato nazionale Giornalisti Cinematografici Laura Delli Colli e il regista Stefano Mordini.

Il film racconta la tipica vita scolastica all'interno di un rinomato istituto religioso maschile della Roma bene. Qui gli studenti, figli della borghesia romana, vengono educati al meglio per un radioso domani, schermati dalla decadenza della civiltà. I genitori, infatti, sono convinti che nella scuola i loro figli possano vivere al di fuori dal caos, dalle sommosse e dal fermento che scuote gli anni Settanta e concentrarsi grazie alla rigida educazione imposta, sul loro futuro professionale.      Questo idilliaco equilibrio viene tuttavia sconvolto da uno dei più efferati crimini della cronaca nera italiana: il Massacro del Circeo, avvenuto la notte tra il 29 e 30 settembre 1975 ai danni di due giovani amiche. Il film intende sondare approfonditamente cosa ha scatenato cotanta violenza nella mente dei responsabili, inebriati dal culto della violenza e da idee politiche pericolose. I tre assassini sono ex studenti della scuola frequentata dal giovane Edoardo (Emanuele Maria Di Stefano), che nonostante sia all'oscuro della violenta dinamica, prova a raccontare cosa ha spinto i suoi compagni di scuola a commettere una simile brutalità.

Per accedere alle proiezioni e agli incontri è necessario essere in possesso del Green Pass e indossare la mascherina.

Redazione

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