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Busto Arsizio | 04 novembre 2021, 16:38

L’assessore Artusa: «Il palaginnastica a Busto si farà»

Dopo la battuta d’arresto al progetto del campus di Beata Giuliana, l’esponente di giunta assicura che l’amministrazione realizzerà l’impianto dedicato alla ginnastica. Intervista con l’assessore più giovane, tra il bilancio e il caso derivati (sul quale opta per la massima riservatezza) e lo sport

L'assessore Maurizio Artusa

L'assessore Maurizio Artusa

È l’assessore più giovane della giunta Antonelli, ma il sindaco gli ha comunque affidato una delega complessa come quella del bilancio.
Sono giorni di lavoro e studio intenso per Maurizio Artusa, 33 anni, un passato da segretario cittadino del Pd, ora eletto in assise con la lista civica che porta il nome del primo cittadino e subito “promosso” nell’esecutivo.

Delega al bilancio, dunque, che “tocca” anche la delicata vicenda dei derivati, che ha visto di recente Deutsche Bank vincere la causa intentata a Londra (leggi qui). Su questo tema, il neo-assessore opta per il massimo riserbo.

Ma anche l’altra importante materia di sua competenza, lo sport, comprende questioni spinose, come il campus di Beata Giuliana, con la recente revoca da parte del Comune dell’aggiudicazione al raggruppamento temporaneo di imprese (leggi qui). Su questo, Artusa, in sintonia col sindaco Antonelli, assicura: «Faremo il palaginnastica».

Assessore Artusa, quella dei derivati è una vicenda delicata.
«Sulla vicenda posso dire che sono stati previsti degli accantonamenti tali da mettere in sicurezza il bilancio comunale».

Sulla questione, l’opposizione, in particolare l’ex candidato sindaco del centrosinistra Maurizio Maggioni, chiede un maggior coinvolgimento del Consiglio comunale.
«Questa vicenda ha dei risvolti legali e la riservatezza è necessaria per tutelare il Comune. In questo senso, il Consiglio comunale sarà reso partecipe nei tempi e nei modi che verranno ritenuti più opportuni».

Altra delega, lo sport, altra questione spinosa: il progetto del campus di Beata Giuliana ha subito una battuta d’arresto pesante. Il palaghiaccio è destinato a rimanere un’eterna incompiuta?
«Il progetto che era stato pensato ha avuto una battuta d’arresto, ma l’amministrazione, con il sindaco in testa, vuole sicuramente realizzare il nuovo palaginnastica, per il quale sono già stati previsti 4 milioni e mezzo. Sarà nostro obiettivo portarlo a termine. Dopodiché bisognerà valutare la destinazione della struttura esistente. Su questo faremo uno studio insieme anche al sindaco».

Quali sono le necessità dello sport a Busto?
«In questi primi dieci giorni mi sono reso conto che alcuni impianti sportivi hanno bisogno di manutenzione. Questa sarà una priorità dell’assessorato: garantire una buona manutenzione. La programmazione mi sta a cuore, sia per quanto riguarda il bilancio sia per lo sport.
Inoltre, vorrei promuovere tutti gli sport, anche quelli considerati “minori” e che oggi non hanno adeguata visibilità, senza lasciare indietro nessuno e cercando di portare in città anche qualche sport che oggi non c’è». 

Intanto, l’Assb ha promosso un’iniziativa e un appello per spronare il pubblico a tornare a tifare per Pro Patria e Uyba (leggi qui). Immagino si unisca al messaggio.
«Assolutamente sì. Come ho detto alla presidente Ghisellini, mentre assistevo a Pro Patria-Südirol avevo avuto anch’io un’idea analoga. Non posso quindi che essere contento, è un’ottima iniziativa che consentirà di tornare a riempire gli spalti durante le partite delle due società professionistiche e permetterà ai ragazzi di socializzare fra loro». 

Come si muoverà con le diverse realtà sportive di Busto?
«Ho già iniziato a incontrare le società sportive che mi hanno contattato e ho effettuato un primo sopralluogo in una palestra in via Dante. La mia intenzione è di andare a conoscere le società nei luoghi dove si allenano, per rendermi conto di problematiche e necessità. Alcune le conosco già, altre ancora no».

Nel 2023 Busto sarà Città europea dello sport. Questo che cosa comporterà?
«Sicuramente è una nomina importante. L’assessorato cercherà di sfruttare questa occasione per attrarre risorse anche per creare eventi che portino Busto alla ribalta. Cercando anche un legame con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026». 

Lei è l’assessore più giovane. Come sono andati questi primi giorni con i colleghi più “esperti”?
«Sono l’assessore più giovane, ma i colleghi più esperti e “adulti”, diciamo così, mi stanno sicuramente dando una mano per quanto riguarda l’ambientamento nel palazzo comunale, anche se mi sono già mosso autonomamente tra gli uffici per incontrare le persone e capire i metodi organizzativi. Siamo all’inizio, ma sono contento delle aree finanza e sport, dove ho visto che si lavora bene. Ringrazio tutti per avermi accolto in maniera propositiva.
Devo studiare molto e c’è tanto lavoro da fare per la città, per rappresentare al meglio chi ha creduto in me e ovviamente tutti i cittadini». 

Da giovane assessore, cosa si sente di dire ai ragazzi lontani dalla politica e che non hanno votato alle recenti elezioni?
«Come amministrazione, insieme all’assessore alle politiche giovanili Cerana e alla cultura Maffioli, lavoreremo a progetti per riavvicinare i giovani alla politica.
Guardo anche al caso di Politics Hub, un’associazione da prendere come esempio per quello che stanno facendo, veicolando temi complessi in maniera chiara e attrattiva». 

Qual è il suo sogno nel cassetto?
L’assessore ci pensa qualche secondo, poi dà una risposta secca: «Diminuire la Tari».

Riccardo Canetta

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