Il suo impegno in politica è iniziato appena maggiorenne. Ha militato in Alleanza Nazionale (è stato dirigente del movimento giovanile del partito) e nel Popolo della Libertà. Poi è stato tra i fondatori di Busto Grande.
Ora Matteo Sabba, 37 anni, presidente uscente del Distretto urbano del commercio, si appresta a esordire in Consiglio comunale con la lista civica per Antonelli sindaco.
«Mi occuperò di tutte le problematiche che arriveranno sulla mia scrivania in maniera libera e indipendente – assicura –. Chi mi conosce lo sa, non sono una persona che si fa condizionare o accetta imposizioni. Io ragiono con la mia testa e col mio cuore, ed è così che intendo portare avanti questi cinque anni di consiliatura».
L’intenzione è quella di rappresentare tutti i cittadini, «chi mi ha dato fiducia, chi ancora non mi conosce ma anche non mi vuole supportare. A Busto ci sono delle situazioni di degrado ma nulla di insormontabile: ogni piccolo problema può e deve essere risolto».
Con una consapevolezza: «Ci avviamo verso un periodo molto complicato: Naspi e reddito di cittadinanza andranno a finire. Ci troveremo un “esercito” di persone senza reddito. Sarà compito dei Comuni gestire questa emergenza».
E un impegno: «Insieme ce la faremo».