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Scuola | 28 settembre 2021, 12:31

Liuc, in 4 anni +45% di immatricolazioni. Il rettore: «Avanti con piedi per terra, investimenti forti, sguardo lungo»

Federico Visconti: «Bisogna ripartire dalla conoscenza e dalla presenza, formando dei giovani che possano crescere professionalmente nel sempre più turbolento mondo del lavoro»

Liuc, in 4 anni +45% di immatricolazioni. Il rettore: «Avanti con piedi per terra, investimenti forti, sguardo lungo»

«Abbiamo la responsabilità di perseguire e costruire un nuovo punto di equilibrio tra quanto abbiamo fatto per decenni, quanto stiamo vivendo, quanto ci attende nel post-Covid. Servono e serviranno piedi per terra, disciplina istituzionale, progettualità sfidante, investimenti forti, sguardo lungo». Il rettore Federico Visconti apre l'anno accademico della Liuc e trasmette fiducia, gratitudine, senza nascondere che accanto alle buone pratiche fiorite in questi tempi difficili hanno "sgomitato" anche quelle cattive.

Dopo il discorso del presidente Comerio a Malpensa (LEGGI QUI), nuovi importanti spunti. Intanto le immatricolazioni sono cresciute di circa il 10% nel periodo 2019-21 e di oltre il 45% nel periodo 2017-21. «Anche per l’anno accademico 2021-22 si sta configurando, con largo anticipo rispetto al passato, il raggiungimento del tetto delle iscrizioni deliberato dal Cda - ha ricordato -. Attualmente, la popolazione studentesca è di circa 2.900 studenti».

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Prassi e stimoli

Dal rettore un'appassionata lettura di questi mesi: «L’università è un contesto formativo ed educativo che vive di relazioni interpersonali. Sono quelle che nascono nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche, nelle residenze. Su tutte, sono quelle tra docenti e studenti. Il lockdown ha scatenato sul sistema di relazioni tradizionali una sorta di tsunami, fatiche operative e disagi psicologici compresi nel pacchetto. Riletto a caldo, è stato un periodo che lascia in eredità delle “buone prassi”. Tensione all’innovazione, lavoro in team, apprendimento continuo, hanno efficacemente sostenuto la migrazione dell’attività didattica dalle quattro mura di un’aula ad un contesto virtuale. Ma a bilancio vanno messe anche “cattive pratiche”».

Qualche esempio? «L'aver smarrito la dimensione formale, estetica, simbolica, di quanto si stava facendo. Una lezione in un’aula è un conto, davanti a un computer è un altro. Un esame e una seduta di laurea idem. Si è visto di tutto: lezioni improvvisate, schermi oscurati, sfondi tropicali, dress code alla deriva... e non vado oltre!». Ecco perché «bisogna ripartire dalla conoscenza e dalla presenza, mettendo (rimettendo?) al centro dell’attenzione il fine ultimo di un progetto universitario: formare dei giovani che possano crescere professionalmente nel sempre più turbolento mondo del lavoro».

Il futuro

L'ateneo ha reagito con flessibilità e passione, su tutti i fronti. Su quello dei corsi, si segnala il costante lavoro sul portafoglio delle proposte di Economia finalizzato tanto all’ampliamento delle opzioni. Arricchimento anche per Ingegneria, mentre disattivato è Giurisprudenza. 

Sull'internazionalizzazione «molta strada è stata percorsa, anche nel contesto della “discontinuità” del lockdown». Oggi ci sono anche 140 accordi con università straniere, per fornire un dato. Nuovi sviluppi, anche di questi tempi, per il Career Service, costante lavoro anche sul Servizio inclusione disabili e sul Counseling.

Così come ingente è stato il lavoro sulla ricerca: circa 170 prodotti, di cui quasi 130 articoli su riviste scientifiche, sempre per citare un dato, perché ampio è il raggio di azione. Innovazione protagonista, anche nel rapporto stabilito con ComoNext. Poi l'impegno della Liuc Business School, il radicamento sul territorio più saldo che mai su diversi fronti dalle imprese alle associazioni, passando anche dai "donors". Nell'anno accademico 2020/21 «si è confermato l'andamento crescente del numero di borse di studio assegnato, che ha visto il sostegno a 245 studenti rispetto ai 229 dell'anno precedente (+7%), tramite borse di studio su fondi di provenienza pubblica (126), privata (28), risorse interne (91)».

La relazione ha esplorato progetti e missioni nel dettaglio: la  trovate in allegato, insieme alla prolusione del professor Gian Carlo Blangiardo (Istat) "Non c'è più il futuro di una volta", capace di esplorare l'impatto dei numeri e dei cambiamenti demografici.

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Omaggio a Cattaneo

E parlando di futuro, non si poteva che guardare anche alla propria storia, all'identità con il medaglione in gesso, che ritrae il profilo di Carlo Cattaneo, realizzato da Paolo Troubetzkoy, scultore impressionista, che ha vissuto e operato a lungo a Pallanza lasciando molte tracce di sé sul territorio. Omaggiata dallo stesso artista a Secondo e Marina Mona, la scultura è stata ora donata alla Liuc - si è ricordato -, a beneficio di tutti gli studenti, dalla famiglia Mona, nell’occasione delle celebrazioni per il 30° anniversario della fondazione dell’Università. La scultura è catalogata, le altre copie esistenti si trovano ai Musei Civici del Castello Visconteo, a Pavia, e alla Galleria d’Arte Moderna a Milano.  

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