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Politica | 24 settembre 2021, 11:00

Fratelli d'Italia: nuova linfa al commercio a Busto e avanti l'aiuto allo sport

Le proposte nel programma illustrate dai candidati. Sui negozi più flessibilità in apertura e chiusura e tutela del made in. Le società sportive e i giovani da ascoltare sempre più

Da sinistra Armiraglio, Volpe, Geminiani e Bossi

Da sinistra Armiraglio, Volpe, Geminiani e Bossi

Nuova linfa al commercio, continuando a sostenerlo e offrendo altri strumenti. Ma anche attenzione a un altro elemento che ugualmente garantisce anche socialità: lo sport. Sono due punti chiave del programma di Fratelli d’Italia per le amministrative di Busto. Le illustrano per quanto riguarda il primo settore, Paolo Geminiani; nel secondo caso Riccardo Armiraglio, Emilio Bossi e Claudio Volpe. Tutti sono candidati al consiglio comunale.

Il commercio

Per quanto riguarda appunto il commercio, si guarda alla Manchester d’Italia 2.0, «la città del Tessile, degli imprenditori, della libertà, dell’iniziativa, dell’impegno e della costante perseveranza» si cita nel programma. Spiega Paolo Geminiani: «Il commerciante tiene alla città, è fondamentale per l’aspetto sociale e la sicurezza, garantisce il decoro e crea occupazione nel tessuto cittadino». Ecco perché – prosegue – Fratelli d’Italia vuole «incentivare e favorire le associazioni di categoria – prosegue– Ci stanno a cuore i negozi di quartiere e in particolari quelli storici, che appartengono al tessuto di Busto».

In quest’ottica si pensa ad agevolazioni di diverso tipo. Uno strumento che si ritiene possa essere d’aiuto, è una maggiore flessibilità su aperture e chiusure. «Ad esempio prolungando gli orari d’estate o comunque venendo incontro alle esigenze del commerciante – osserva ancora il candidato consigliere – Noi dobbiamo sostenere il made in Italy e il made in Busto. Lo sforzo dopo la pandemia è notevole». Tra le proposte, quella di togliere la presidenza del Duc, pur lasciandola come struttura. Tra le altre azioni messe a fuoco,  migliorare l’arredo rubano, ottimizzare il transito commerciale, contenere i costi a carico dei commercianti, con attenzione a coinvolgere tutti i quartieri.

Il commercio è economia, è legame con la gente, socialità. Così i giovani e lo sport sono un tema da affrontare anche in questo senso.  Negli ultimi cinque anni, secondo Fdi, Busto ha timidamente lasciato cadere i panni di città dormitorio, ma deve ancora orientarsi.

I mondi dello sport

Si mira anche a creare un assessorato dedicato prettamente alle politiche giovanili  e le discipline sportive, tutte, possono rappresentare un’ottima leva  per smuovere la città ulteriormente nella direzione giusta.

Spiega Riccardo Armiraglio: «Il settore ha avuto uno stop per il Covid, che ha procurato disagi a tutte le società. Ma lo sport è importante, educa al rispetto delle regole e al senso civico, anche quello amatoriale. Bisogna cercare di riportare sinergie anche attraverso bandi, aiuti privati e pubblici». Questo sia per aiutare le società professionistiche sia quelle amatoriali. «Ci sono sport che stanno scomparendo, altri che non hanno sede – sottolinea Armiraglio – è importante continuare a creare punti di aggregazione per giovani e adulti».

Un tema che deve essere preso in considerazione – osserva Emilio Bossi – «oltre all’implementazione delle strutture esistenti, è anche una maggiore collaborazione tra società. Io ad esempio ai Santi Apostoli sono allenatore di calcio giovanile e ho 70 bambini, ma non ho il campo. Il Comune potrebbe fare da garante, da regista in questo senso». Fermo restando che si parla di calcio ma non solo, perché il mondo dello sport è davvero vario e immenso, come rileva Claudio Volpe: «Ci lavora tanta gente, dietro ci sono gli sforzi di tanti».

Il sindaco Antonelli – dicono i candidati – ha già fatto molto, adesso bisogna proseguire in questa direzione, sempre ascoltando i giovani e le società.

I.P.E.

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