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Ciclismo | 24 settembre 2021, 06:00

Giro dei Campioni, il quinto giorno è quello degli imprevisti. Che rendono ancora più uniti

Da Assisi a Riccione tra un guasto e un passo chiuso ma la sensazione bellissima del radunare il gruppo ogni sera. Venerdì tappa da Pantani

Giro dei Campioni, il quinto giorno è quello degli imprevisti. Che rendono ancora più uniti

Da Assisi a Riccione, con qualche disavventura e il desiderio venerdì di trovarsi a rendere omaggio a Pantani. Così si è mosso oggi il gruppo del Giro dei Campioni, che in queste ore appunto si era fermato nella città di San Francesco e Santa Chiara (LEGGI QUI).

I legnanesi Enzo, Giorgio, Massimo e Roberto (scortati e vegliati da Angelo e Iose, più cruciali che mai visto che hanno dovuto prestare assistenza),  hanno avuto la loro dose di guai, dal guasto meccanico al passo chiuso, con deviazione obbligatoria. Non sempre le cose vanno come pensiamo. Eppure, a ben fermarci c'è qualcosa che tutto raddrizza e spiega, a modo suo.

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Lo riassume così Roberto: «Pensiero della sera, partenza da Assisi, città speciale dedicata alla pace... pace e bene. Ecco emergere l'importanza di radunare sempre e ogni sera il gruppo». E il gruppo c'è. Provato, determinato, nell'aver superato la metà del viaggio, ma non è che per questo diventi tutto meno difficile. 

Semplicemente, si diventa più consapevoli. Un'altra serata in cui si è tutti riuniti, davanti a una birra.

Osserva Enzo: «Come dice il Diretür dopo la giornata del mal di gambe, la giornata del mal di schiena ecco il mal del fondo schiena e sino a qua tutto previsto, quello che non era previsto era un guasto meccanico (maestosi e preziosi i ragazzi sul furgone a recuperare Massimo) ma soprattutto un ponte crollato, il passo del Furlo è chiuso».

Ok, bisogna cambiare itinerario, però anche in questo caso, che dono: «Eccoci arrivare a Tavullia paese natale del pluri campione mondiale di motociclismo Valentino Rossi, una fotografia all’Ape parcheggiato fuori casa e poi ripartire per Riccione.  Arrivati verso le 19,40 siamo stati accolti dalla padrona di casa, la dinamica Grazia, proprietaria  dell’hotel Gambrinus, hotel  che è casa di ciclisti».

Ieri sera niente escursioni, si cena in hotel, con una buona birra. Molto è stato fatto, ma c'è ancora molta strada da affrontare, sempre ricordando che lo si fa per sostenere Aspi e Uildm. Soprattutto, c'è da radunare il gruppo, stasera.

Marilena Lualdi

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