Lucio Piccoli c'è sempre stato. Per gli artisti nei momenti propizi e meno buoni, per risollevarli, guidarli, aiutarli a gestire il successo. E Lucio c'è sempre stato per Busto. Che oggi accorre da lui.
Così spontanea la risposta questa sera al Teatro Sociale "Delia Cajelli": c'è lo spettacolo per lo storico impresario, con tanto di suo libro, e per la Croce Rossa che egli sostiene. Ecco dunque che bisogna correre. Per ridere, commuoversi, più di tutto ringraziare.
Lucio sta sempre dietro le quinte, defilato: questa sera è dovuto salire sul palco, accanto alla giornalista Chiara Milani. Ma ha ancora una volta ha lasciato parlare anche e soprattutto i "suoi" artisti. Si è sentita la voce della riconoscenza, a partire da quella di Umberto Smaila, che non è voluto mancare e ha raccontato del momento più duro, «in braghe di tela, con Jerry Calà che ci aveva lasciati». I Gatti di Vicolo Miracoli, che futuro avevano senza Jerry? Non sono rimasti da soli. Nella storia, c'è Antenna 3, che permette di restare al centro dell'attenzione e arriverà poi la telefonata di Silvio Berlusconi.
C'è Lucio, più di tutto, e di tutti. Scorrendo le pagine del suo libro, troviamo gli artisti che sappiamo e altri che magari non sospettiamo. Traspare tutto l'amore per questo mestiere, come ha ricordato Smaila e come hanno trasmesso gli altri artisti via via.
Si impone poi la voglia di aiutare gli altri, anche attraverso il sostegno alla Croce Rossa che sta realizzando la sua sede e chiede generosità dopo averne data tanta nella pandemia.
Così Busto ha risposto, per applaudire - per una sera - i suoi artisti e più di tutti Lucio.
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