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Eventi | 07 settembre 2021, 11:24

La Varese Design Week 2021 è all'insegna della rinascita e punta tutto sui giovani designer

Cinque installazioni nel cuore della città, dal 23 al 26 settembre, guideranno i varesini in un labirinto diffuso. Uno spettacolare Green Labyrinth sarà invece a Villa Mirabello. E poi «tanti eventi collaterali per valorizzare il territorio varesino»

La Varese Design Week 2021 è all'insegna della rinascita e punta tutto sui giovani designer

Torna in città, dal 23 al 26 settembre, la Varese Design Week, la una manifestazione nata nel 2016 e curata da Nicoletta Romano, presidente dalla sua fondazione, Silvana Barbato e Maria Rosaria Iglio. E' un appuntamento internazionale, che promuove design, cultura e territorio ed è parte della rete italiana delle design week con le città di Udine Venezia, Firenze, Ancona, Palermo, Matera. L’organizzazione di VDW fa capo all’Associazione Wareseable e l’evento è ospitato una volta all’anno nella città di Varese.

«La vision di Varese Design Week fin dalla prima edizione è stata quella di voler “sdoganare” l’idea comune della inaccessibilità del design come “materia” di interesse per pochi.  - spiegano le curatrici - Per farlo ha scelto fin dagli esordi di ricorrere alla modalità dell’esposizione diffusa: nelle piazze e nelle vie più simboliche della Città presenta installazioni e progetti di design ispirati a un tema di riflessione, realizzando così un percorso di interazione e condivisione che coinvolge cittadini e visitatori attraverso la modalità dell’esperienza diretta. Quest'anno abbiamo scelto come tema la rinascita e ci siamo affidate a giovani designer, architetti e creativi».

Arrivano dal Politecnico di Milano e dall'Accademia di Mendrisio, vivono a Varese, Milano, e Lugano. Le curatrici della VDW ne hanno scoperte doti e potenzialità e li hanno riuniti in un team di lavoro. Rappresentano la nuova generazione dei talenti che hanno un unico e chiaro obiettivo: "salvare il mondo".

L'etica della sostenibilità, dell'inclusione, della solidarietà e della Città for All fondano quindi la sesta edizione di VDW che condurrà i visitatori in un percorso labirintico attraverso Varese. «Labyrinth#2 è un evento "fresco", che attraverso un linguaggio giovane e smart rivisita gli spazi urbani dandogli nuova vitalità e nuove destinazioni. Le strade, le piazze e il centro, da luoghi di passaggio per vite caotiche prenderanno nuova forma e nuova destinazione - sottolineano -  L'innovazione parte proprio dal coraggio di rompere schemi accettando il rischio di proporre nuove visioni e nuove interpretazioni. Un scelta che è stata condivisa da aziende guidate da manager giovani e illuminati che approdano a Varese al fianco di VDW. I loro brand rappresentano settori di business differenti, ma quello che li accomuna e li unisce alla settimana varesina del design sono la ricerca dell'innovazione attraverso l'etica e la valorizzazione del "capitale umano"».

Il risultato sono cinque installazioni in Città che delineano il percorso di un labirinto diffuso, realizzate grazie al lavoro tecnico edoperativo dei due main sponsor Leroy Merlin Italia Solbiate Arno e Facility Gest Milano e alla progettazione dei designers Eleonora CastagnettaValentina Del Motto, Maria Mastella, Mattia Milano, Tito MonestierStefano Zellner.

LE 5 INSTALLAZIONI:

Il Caos - Piazza Montegrappa
Un'imponente installazione disordinata e “caotica”. Il Caos, che dà il nome all’opera stessa è il sinonimo che più si addice agli anni che viviamo nell'epoca contemporanea, condizionata da drammatici cambiamenti climatici, economici, sociali. L’opera è concepita con questa finalità: rappresentare attraverso architettura e design la vita contemporanea. L’installazione in piazza Monte Grappa è costituita da un complesso di nastri in materiale plastico che descrivono estese geometrie irregolari e disordinate. Fluttuando in cielo, queste geometrie tessili caotiche sovrastano gran parte della superficie della piazza, la quale diventa improvvisamente protagonista di un eterno conflitto tra ordine e disordine. La perfetta simmetria della piazza, le sue geometrie regolari e ponderate enfatizzano percettibilmente il significato dell'installazione: le porte d'ingresso del labirinto.

Il Giardino della condivisione - Piazza Podestà
La presa di coscienza del cambiamento e la consapevolezza di sé. Attraversando Corso Matteotti, si entra nel cuore del labirinto, nel punto in cui il fruitore incomincia a prendere coscienza del cambiamento e consapevolezza di sé stesso. Qui, attraverso il tentativo di portare la natura all’interno delle vie del centro storico si cerca di indagare la relazione tra uomo, architettura e ambiente naturale ed evocare la bellezza della vegetazione spontanea che talvolta si riappropria di spazi antropizzati. L’installazione trasforma parte della piazza in un giardino urbano come appello ad una crescita collettiva e ad una maggiore diffusione e cura del verde. In questo piccolo labirinto i cittadini sono invitati ad entrare ed interagire con la natura e con lo spazio stesso, vivendo un’esperienza nuova, e differente e riscoprendo lo stupore di vivere la natura in città. E’ un esercizio sperimentale in cui i pallet in legno riciclato vengono utilizzati come blocchi modulari impilati per formare posti a sedere o sostegni per i numerosi vasi di piante Nandina domestica, posizionati sul perimetro dell’installazione al fine di rendere più intime le sedute. L’allestimento, grazie al progetto di illuminazione, prende vita anche al calar del sole, diventando un punto di incontro e di condivisione anche serale. 

Il Codice - Piazza S. Vittore
"Il labirinto è sempre stato al centro di temi letterari, di mitologia, di psicologia poiché la sua matrice fisica e metaforica si presta a molteplici racconti. In questo anno di rinascita e speranza, il suo significato è più che mai attuale e ha stimolato la mia riflessione sul concetto di inizio e fine del complesso percorso che tutti abbiamo vissuto a seguito della pandemia." L’installazione di piazza San Vittore è un grande palco quadrato costituito da 4 labirinti uguali e simmetrici e 4 attraversamenti chiusi ai lati da grandi arcobaleni. L’intervento urbano diventa l’occasione per percorrere a piedi i labirinti oppure attraversare gli arcobaleni per raggiungere in entrambi i casi il centro della piazza. Qui una superficie a specchio simboleggia il punto di arrivo e il punto di partenza per intraprendere un nuovo cammino ma con uno sguardo volto al paesaggio, al cielo e alle nuvole riflesse. Il materiale scelto è il legno colorato, in bianco e nero per i labirinti e in 8 sfumature per i passaggi. L’uso del colore è per me lo strumento necessario per rompere il rigore formale che sposo come poetica del mio operare. Il colore è l’elemento attraverso il quale esprimo la libertà dei miei pensieri sintetizzati in questo linguaggio rigido e geometrico. Il colore è l’espressione di una vitalità e una magia che fanno sognare seppur incastonati nelle forme rigide e rigorose dei manufatti. Questa netta alternanza di colori ricompone una figura geometrica che vista dall’alto è un codice digitale legato alla modernità e ai nostri tempi. Che questo codice sia il link che ci porterà da qualche parte? 

Sospiro sospeso – Piazza Carducci
Gli elementi cominciano a districarsi ma rimangono ancorati in una situazione di limbo tra confusione e libertà. La sfida è quella di aiutare il visitatore e i passanti ad andare oltre l’estetica e a rivolgere lo sguardo verso l’alto per scoprire due mondi opposti: Il protagonista della scena è un cubo in tessuto semitrasparente, sospeso nel centro della piazza. La sua leggerezza e semitrasparenza crea un dialogo stimolante e un contrasto con lo spazio urbano circostante. Esso si mostra inizialmente come unico elemento dell’installazione, ben saldo e senza possibilità di movimento. Ma nella realtà il cubo racchiude in sé tanti nastri colorati, apparentemente liberi: si muovono interagendo con il vento che li attraversa ma sono tuttavia ancora costretti in un’area ben precisa e delimitata, senza possibilità di uscire. Ciò vuole rappresentare inevitabilmente il momento storico attuale che stiamo vivendo, e accompagnare il fruitore a prendere maggior consapevolezza del caos vissuto all’entrata del labirinto prima di scoprire che l’uscita, o meglio la rinascita, è molto vicina. L'esigenza di minimizzare e alleggerire l’installazione ha portato a realizzare una struttura di cavi in acciaio a cui legare il tessuto e che permette la sospensione del volume stesso. Il contrasto tra la tinta unita delle pareti del cubo e i differenti colori dei nastri in tessuto trattenuti all’interno è una scelta voluta per rafforzare il contrasto tra le due componenti opposte dell’installazion

La Rinascita – Giardini Estensi
I Giardini Estensi rappresentano l’uscita dal labirinto: in contrapposizione con l’ingresso dove tutto era caos, qui si entra nella dimensione della vera e propria rinascita, in cui gli elementi sono fluidi e leggeri e dove gli ostacoli vengono riproposti sotto forma di soluzioni innovative e sostenibili. Parte della facciata di Palazzo Estense si dipinge di colori grazie ad innumerevoli nastri appesi alla balconata, cascanti e lasciati liberi di muoversi al passaggio di persone e con l’interazione del vento. In questo modo si rappresenterà il portale di uscita che invita i cittadini ad avviarsi verso nuovi orizzonti e nuove prospettive, portando con sé le esperienze vissute e la consapevolezza che gli spazi cittadini hanno potenzialità diverse, ogni giorno, che dobbiamo solo saper cogliere. 

Uno spettacolare Green Labyrinth sarà invece a Villa Mirabello, omaggio alla Città Giardino, progettato e realizzato dagli scenografi del verde di ARCHIVERDE azienda varesina di fama mondiale.  Nella vision di Varese Design Week, Labyrinth#2 nasce come “un’idea” che acquisisce forma estetica attraverso la materia: è il percorso dell’uomo che insegue la conoscenza.

IL PERCORSO:

Le piazze principali si trasformano nelle tappe fondamentali di un precorso labirintico: entrata, cuore, uscita. A ciascuna di esse corrisponde un'installazione che secondo la logica dedalica porta il fruitore a credere di trovarsi sempre nello stesso luogo pur non essendo mai dove era prima. L’obiettivo è sollecitare una maggiore comprensione del passato e ottenere più consapevolezza della ricchezza presente, la quale necessita ora più che mai diessere tutelata e promossa.

Da questa volontà è nata l’idea di realizzare un Labirinto diffuso per le vie del centro storico di Varese, il quale diventa esso stesso un “luogo del viaggio” e della rinascita, invitando i cittadini a perdersi attraverso luoghi già noti che cambiano completamente la loro conformazione oppure semplicemente portando le persone ad osservare lo spazio da punti di vista diversi e strategici.

Durante il corso della vita ciascuno di noi costruisce una sorta di labirinto che lo porta ad entrare ed uscire quotidianamente da situazioni differenti di difficoltà, successi e criticità. Ma una volta raggiunta l’uscita e dopo aver superato una sorta disimbolica morte temporanea nel cuore del labirinto stesso, il viaggio porta sempread una rinascita. Metaforicamente in questi anni di confusione, paura ed incertezza la vita si rivela come un dono da preservare a tutti i costi, un dono da meritare con impegno e dedizione, affrontando giorno dopo giorno ostacoli e difficoltà. Il labirinto rappresenta questo: l’idea di non potercela fare, la sensazione di impotenza davanti ad una situazione incontrollabile.

La Varese Design Week 2021, attraverso la volontà e l’impegno di chi ha sempre creduto nelle potenzialità della città, non solo vuole stimolare una riflessione, ma cerca anche di dimostrare che ad ogni fine corrisponde un nuovo inizio, attraverso ciò che più le compete, il Design.

GLI EVENTI:

Mercoledì 22 settembre
 
- 10:30 – Varese Design Week - Tributo a Terence Tao da parte dell’artista Vittore Frattini Sede: Villa Toeplitz - Via G. B. Vico 46 - Varese

Giovedì 23 settembre 

11:00 – Inaugurazione delle installazioni alla presenza delle Autorità Sede: Piazza Monte Grappa – Varese Circuito: Il Caos - Piazza Montegrappa Il Giardino della condivisione - Piazza Podestà Il Codice - Piazza S. Vittore Sospiro sospeso – Piazza Carducci La Rinascita – Giardini Estensi Green Labyrinth - Villa Mirabello

- 14:00 /16:30 – Madworkshop Abroad: USI Architects, Art Feast in Casciago – A cura dell’Architetto Riccardo Blumer Sede: Chiesa di San Giovanni, via Scalette 1 Casciago – Varese

- 18:00 – Inaugurazione Temporary, mostra di prodotti di designer emergenti Approfondimento con i progettisti delle installazioni Sede: Banca Widiba, via Staurenghi 1 – Varese

- 16: 00 /18:00 - Visite allo showroom C&F-Caielli e Ferrari Sede: Cortile Cattaneo – Via Carlo Cattan

Venerdì 24 settembre:

15.30 – Incontro con il designer Matteo Remuzzi Sede: Fondazione Marcello Morandini, Via Francesco del Cairo, 41 Varese

- 17.00 – Math is magic – Show di Antonietta Mira e Raul Cremona

- 18.00 – Bridging to Varese Design Week Sede: Tensostruttura presso Giardini Estensi, Via Sacco 5 – Varese

- 16:00 /18:00 - Visite allo showroom C&F-Caielli e Ferrari Sede: Cortile Cattaneo – Via Carlo Cattaneo, 7 - Varese

- 21:00 – DJ set e Concerto del cantante Biava – Finalizzato alla raccolta fondi a favore della Comunità Il Pezzettino Sede: Tensostruttura presso Giardini Estensi, Via Sacco 5 – Varese

Sabato 25 settembre

- 11:00 – Performance dell’artista Fausto Roma Sede: Galleria di Piazza San Vittore

- 18:30 – Tavola rotonda – Educazione finanziaria e Sostenibilità Intervengono Michele Chiesa Direttore Leroy Merlin Solbiate Arno Mauro Capozzi Socio di Facility Gest Milano Alessandro Ferrario di Archiverde Nicolò Turri di Camiceria Turri Arch. Mauro Rivolta - Ecoarch Sede: Banca Widiba, via Staurenghi 1 – Varese

- 16:00 /18:00 - Visite allo showroom C&F-Caielli e Ferrari Sede: Cortile Cattaneo – Via Carlo Cattaneo, 7 - Varese 

Domenica 26 settembre 

- 10.00 – Les petits déjeuners du cinéma della Varese Design Week Cinema Nuovo - Prima colazione e visione del film: “Molière in bicicletta”

- 15.00 – Incontro con Ettore Mocchetti, storico direttore della rivista AD e l’archistar svizzero Carlo Rampazzi Sede: Fondazione Marcello Morandini – Via Francesco del Cairo, 41 Varese

- 18:00 – Incontro tra Riccardo Blumer e i designer protagonisti della Varese Design Week Eleonora Castagnetta Valentina Del Motto Maria Mastella Mattia Milano Tito Monestier Stefano Zellner Sede: Fondazione Marcello Morandini – Via Francesco del Cairo, 41 Varese

Valentina Fumagalli

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