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Eventi | 04 settembre 2021, 16:01

Museo Fratelli Cozzi, omaggio a Velca. Tra Legnano, il Moma e le persone

La mostra “Dove c’è gente c’è Velca – Da Legnano al Moma” celebra un marchio che ha fatto la storia

Design Velca (Scaleo) e Alfa Romeo al Museo Fratelli Cozzi

Design Velca (Scaleo) e Alfa Romeo al Museo Fratelli Cozzi

C’è tanta anima nella piccola grande mostra visitabile al “Museo Fratelli Cozzi” di Legnano. C’è il frutto di storie personali che si intrecciano e iniziano a  costruire. Seminano. C’è la capacità di cogliere le esigenze di chi lavora o abita o attende. Fornendo risposte. C’è l’esperienza, spesso inconsapevole, di milioni di persone. Che si sono sedute, hanno aperto un’anta, acceso una luce, appeso un abito, salito una scala. C’è lo spirito del “servire”, di riconoscere e realizzare "ciò che serve". Lo spirito di Velka.

Dove c’è gente c’è Velca - Da Legnano al Moma” è il titolo della mostra. Velca, legnanese. Dal 5 al 12 settembre, la sala rossa del museo “Fratelli Cozzi”, in partnership con il distretto 5Vie (Fuorisalone 2021), con supporto di associazione “Friends of Museo Fratelli Cozzi”, accoglie una selezione di oggetti. La cui utilità (e bellezza, in tanti casi) ha, letteralmente, segnato la storia.

La “casa” è offerta dall’ormai consolidata istituzione culturale “Museo Fratelli Cozzi”: decine di Alfa Romeo storiche, in perfetto stato, alcune delle quali esemplari unici, frutto di passioni e talenti, oggetto di ammirazione e desiderio, auto che fanno brillare gli occhi.

 

C’è il recupero narrativo del giornalista, appassionato, Paolo Girotti. C’è, soprattutto, la produzione Velca dal 1954 al 1986 (poi ci fu il passaggio al gruppo Knoll), nata dalle intuizioni di Aldo Casaroli e Luigi Vedani. Le tappe? Intrecciate alla vita delle persone. Non solo in Italia. A partire da oggetti metallici. Fra l’altro, i mobili di sostegno ai televisori. Furono un primo volano, con i raduni nelle case e nei bar. A vedere, ascoltare, scoprire, stupirsi, tifare. Velca forniva validi supporti ai tv. Poi gli arredi di Autogrill. Quando, sulle strade, c’era bisogno di accogliere. Lavoratori e famiglie in viaggio, in tempi di utilitarie, cambio automatico e aria condizionata confinati al libro dei sogni. E il design, la consapevolezza che utile e bello potevano (dovevano) convivere.

La creatività nata a Legnano ha percorso una strada che ha portato al Moma. Passando per l’obbligatorio apprezzamento del pubblico, delle persone. La storia di ciò che serve e appaga l’occhio è passata dalla città del Carroccio. E il Museo Fratelli Cozzi ne offre un piccolo, imperdibile assaggio.

Info per le visite su www.museofratellicozzi.com 

Stefano Tosi

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