La campagna elettorale infiamma e oggi si gioca sul campo di piazza Repubblica. Ad accompagnare i giornalisti tra gli ambulanti furiosi è il sindaco Davide Galimberti, che si è fatto portavoce del risentimento dei rappresentanti di categoria che mercoledì sera hanno ascoltato la seduta del consiglio comunale, in cui si è parlato anche di loro.
Durante la discussione del piano di sviluppo dell’Università dell’Insubria, che prevede la realizzazione di un centro congressi nell’ex Rettorato di via Ravasi, il consigliere leghista Fabio Binelli ha espresso un personale giudizio sulla relazione tra il progetto e l’area di piazza Repubblica in cui si inserirebbe: «Un insediamento culturale sulla piazza che l’amministrazione ha destinato a zona commerciale di basso livello – ha detto - Cosa facciamo vedere a chi esce dai congressi dell’Università? I venditori di borse in simil pelle, le bancarelle e i mezzi che rilasciano olio sulla superficie della piazza?».
Dichiarazioni che hanno mandato su tutte le furie gli ambulanti: «Binelli parla di una realtà che non conosce perché qui non è mai venuto spiegano i rappresentanti di categoria Rodolfo Calzavara, Riccardo Bellotti di Fiva e Daniele Tosi di Confesercenti - Anva.- In piazza Repubblica ci sono banchi che hanno alle spalle una storia e vendono merce di qualità. Per questo ci sentiamo offesi dalle sue parole».
Offesi ma anche preoccupati dalla possibilità che, nel caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni, vengano di nuovo spostati in una location differente. «Qualche giorno fa abbiamo avuto un incontro con il referente cittadino di Fratelli d’Italia Salvatore Giordano – rivela Calzavara - Il quale ci ha detto che vorrebbero spostarci un’altra volta. Senza però dire quale soluzione hanno in mente. Insomma, va bene la campagna elettorale, ma non si può fare propaganda sul nostro lavoro».
Anche perché la piazza piace: «La soluzione del mercato in piazza Repubblica è ottima – sottolinea Tosi - Sia per noi ambulanti sia per i nostri clienti. Sono serviti due anni di lavoro con l’amministrazione comunale per mettere a punto il trasloco. Forse Binelli non sa cosa significa spostare un mercato».