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Busto Arsizio | 29 luglio 2021, 12:45

Bottini: «Proposi a Forza Italia un percorso con Busto al Centro. Ora siamo fuori tempo massimo»

Gli azzurri devono ancora compiere la scelta definitiva, ma per il coordinatore di Bac «mettere insieme delle forze deve portare un valore aggiunto a tutte le parti coinvolte. Facendolo oggi avremmo solo da perdere». Resta il rammarico

Gianfranco Bottini, coordinatore di Bac

Gianfranco Bottini, coordinatore di Bac

I contatti, negli ultimi mesi, non sono mancati. Anzi, il coordinatore di Busto al Centro Gianfranco Bottini racconta che fu proprio lui, oltre un anno e mezzo fa, a proporre a Forza Italia di intraprendere un percorso comune.

Ora, però, siamo «fuori tempo massimo» per pensare a una partecipazione unitaria alle elezioni d’autunno, come auspicabile da parte dalle realtà che compongono il progetto “moderato-centrista” promosso da Gigi Farioli.

Anche perché i forzisti devono ancora chiarire se non si torna indietro rispetto alla strada intrapresa dall’ex sindaco, oppure se la frattura nel centrodestra, alla fine, si ricomporrà.

In ogni caso, la vicenda non riguarda più direttamente Busto al Centro. La lista, tra l’altro, ha svelato su Facebook quello che, al netto di qualche leggera modifica, potrebbe essere il proprio simbolo elettorale. Sul quale campeggia il nome del candidato Gianluca Castiglioni, presentato poco meno di un mese fa dopo aver atteso segnali chiari da Forza Italia (leggi qui).

Ora, come detto, è tardi. «Non per spocchia – precisa Bottini –. Anche perché, almeno un anno e mezzo fa, nell’ambito di un convegno a Varese, fui io a proporre alla segreteria provinciale di Forza Italia questa possibilità. Spiegai che era un’operazione difficile che però, avendo del tempo davanti, si poteva tentare di fare perché mi sembrava opportuna. Dissi: noi siamo al centro, voi no, ma la vostra vocazione dovrebbe essere quella, cominciamo a ragionare. Dopodiché non è stato fatto niente».

Per il coordinatore di Bac, «mettere insieme delle forze deve portare un valore aggiunto a tutte le parti coinvolte, con le loro diverse caratteristiche. Mettendoci insieme oggi, come fossimo sei o sette barattoli, avremmo tutti da perdere. Noi in particolare. E non è assolutamente spocchia. Ripeto: non per vantare primogeniture, ma proposi io questa cosa. Siamo totalmente convinti che sia un’operazione da fare, ma a questo punto non servirebbe a nessuno. Sicuramente non a noi: se, dopo cinque anni a parlare di civismo e distacco dalle logiche partitiche, ci inserissimo in un contesto di baraonda super-partitica, cosa penserebbero al nostro interno e i nostri ipotetici elettori?».

Detto ancora più chiaramente: «Facendo questa operazione oggi, ci rimetteremmo noi la faccia, perdendo la nostra caratteristica civica, estranea alle beghe di partito. Queste operazioni sono importanti e difficili e hanno bisogno del loro tempo. Non si fanno con uno che “chiama” gli altri, ma incontrandosi, così che anche il più piccolo possa portare al tavolo il suo apporto».

Insomma, «è una questione di credibilità, che è un tema basilare». Di sicuro, e Bottini non lo nasconde, c’è un grande rammarico. Lo dimostra il fatto che «siamo rimasti due mesi ad aspettare prima di presentare il nostro candidato sindaco. Non perché non volessimo farlo, ma perché eravamo interessati a capire come andassero le cose».
Ora il tempo è scaduto.

Riccardo Canetta

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