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Busto Arsizio | 28 luglio 2021, 13:21

Cambiamo! Busto: «Niente dogmi, finalmente un percorso alternativo»

«Non si stanno mettendo insieme partiti con un'idea spesso diversa della città, sulla base di imposizioni "dall'alto" o di accordi provinciali – si legge nella nota del coordinatore cittadino Amato – ma persone con un'idea comune del “fare”»

Alberto Amato

Alberto Amato

«Nelle elezioni amministrative, si votano le persone, un sindaco, una proposta condivisa di programma e soprattutto una visione di come si vorrebbe la propria città, preferibilmente non per un semplice quinquennio ma per le prossime generazioni che la abiteranno».

Lo scrive in una nota Cambiamo! Busto Arsizio con Toti, in riferimento «alle ultime dichiarazioni apparse sui giornali, da parte di esponenti vari a carattere provinciale e nazionale, che si accorgono solo ora di un malessere sempre più diffuso, sul territorio, del cosiddetto “centrodestra unito”».

In città, il movimento sostiene il progetto portato avanti da Gigi Farioli (leggi qui). «A Busto – si legge nella nota diffusa dal coordinatore cittadino Alberto Amato – si sta costruendo un percorso finalmente alternativo rispetto alla ormai stabilita consuetudine. Non si stanno mettendo insieme dei partiti con un'idea spesso diversa della città, sulla base di imposizioni "dall'alto", di accordi provinciali, regionali o nazionali, bensì partiti, ma soprattutto persone, con un'idea comune del “fare”. E la cassa mediatica di questa cosa sta arrivando fino a Roma, perché per la prima volta, in una città non capoluogo di Provincia ma comunque con un peso nazionale, si sta mettendo in dubbio il “dogma” di un centrodestra unito, con i tre partiti storici, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, che così uniti poi, in realtà, non sono proprio».

Cambiamo! sottolinea che la risonanza è dovuto anche al «nome di spicco della persona che si è resa artefice di questo progetto e di questa visione diversa dall'ordinario, e cioè Gigi Farioli, da sempre uomo di partito stimato ma soprattutto diligente e rispettoso, esponente di Forza Italia, che però questa volta ha detto "no", prendendo una sua precisa direzione, diversa dallo status quo tradizionale».

«La lista comune dei “moderati” (liberali-popolari) che si sta mettendo in piedi a Busto – prosegue – sarà composta da partiti di eguale dignità, con un programma di governo della città condiviso, a cui non importa nulla di collocarsi sulle facili posizioni comodo derivanti dai consensi dei partiti nazionali, in termini elettorali». Il referente di Cambiamo! evidenza la scelta di attendere a presentarsi con un gazebo in “solitaria”, preferendo farlo insieme alle altre forze moderate e alleate: Forza Italia, Popolo della Famiglia e Rinascita Democrazia Cristiana.

In contrapposizione ai «cosiddetti alleati storici di questo tanto sbandierato “centrodestra unito” che da sempre si presentano con i propri gazebo elettorali separati, per la propria singola visibilità, sfruttando i consensi che Meloni o Salvini, nelle loro vesti di referenti nazionali dei rispettivi partiti, hanno “teoricamente” nell'elettorato. Dimenticando però che un conto sono i consensi nazionali, un altro sono i consensi locali, dove verranno scelte le persone e le proposte, a prescindere dai partiti e, soprattutto, da diktat non richiesti».

Redazione

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