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Attualità | 26 luglio 2021, 22:26

Gallarate, taglio del nastro per la sede di Fratelli d’Italia: «La nostra coerenza ci premia»

Inaugurata la nuova “casa” del partito, in viale Milano. Taglio del nastro affidato al senatore Ignazio La Russa, affiancato dalla deputata Paola Frassinetti e dai vertici cittadini e provinciali

Il tavolo dei relatori all'inaugurazione della sede gallaratese di FdI

Il tavolo dei relatori all'inaugurazione della sede gallaratese di FdI

Inaugurata la nuova sede di Fratelli d’Italia a Gallarate, in viale Milano 17. Lunedì sera il taglio del nastro è stato affidato a un volto di spicco del partito, il senatore Ignazio La Russa, affiancato dalla deputata Paola Frassinetti e dai vertici cittadini e provinciali.

A tenere banco, inevitabilmente, sono state le fibrillazioni nel centrodestra della vicina Busto Arsizio, che rischiano di avere ripercussioni in tutto il territorio. E non solo, ha avvertito La Russa, invitando Forza Italia a rispettare la parola data sulla ricandidatura dei sindaci uscenti (leggi qui). All’inaugurazione della sede era presente anche il primo cittadino bustocco, nonché presidente della Provincia, Emanuele Antonelli, esponente di Fratelli d’Italia «che rifarà sicuramente il sindaco di Busto», ha affermato il senatore.

«Noi sempre coerenti»

«Perché i sondaggi nazionali vengano trasferiti sul territorio, ci vogliono persone, impegno, qualità, passione – ha affermato La Russa davanti ai candidati gallaratesi di Fratelli d’Italia – Io confido che questi elementi ci siano a Varese, Busto, Gallarate e persino Caronno Pertusella. Però noi un sindaco uscente a Busto lo abbiamo. La corda che stanno già tirando a livello nazionale si deve spezzare a livello locale? Spero proprio di no. Oggi mi ha chiamato Berlusconi per cose più importanti in assoluta fraternità d’intenti e in amicizia. Possibile che a livello massimo il rapporto sia ottimo, e poi le piccole meschinità di paese facciano emergere differenze? Anche sulle poltrone, noi abbiamo un altro modo di pensare. Se avessimo avuto una bulimia di poltrone saremmo andati al governo. Da parte nostra c’è stata e ci sarà sempre coerenza. Noi diciamo oggi le stesse cose che dicevamo quando eravamo al 2 per cento. Forse per questo nei sondaggi ci danno al 20 per cento».

Nel discorso del senatore meloniano non è mancato un riferimento al green pass: «Siamo contro i no-vax e tutta la mia famiglia si è vaccinata. Ma uno Stato serio può costringere un ragazzo di 18 anni a vaccinarsi convincendolo col ricatto, impedendogli altrimenti di andare in discoteca o allo stadio? C’è una generazione di giovanissimi che deve poter decidere. Se lo Stato vuole rendere obbligatorie le vaccinazioni, lo faccia chiaramente e se ne assuma la responsabilità».

La Russa ha anche affermato che è «bello stare all’opposizione patriottica. Noi possiamo dire sì a quello che ci piace e dire no a quello che non ci piace, diversamente dai nostri alleati. Che poi si alzano la mattina a Busto Arsizio e vogliono andare da soli. Non devono soffrire la nostra coerenza». Poi un avvertimento: «Si vince insieme se non si tira troppo la corda. Nelle grandi questioni come la Rai e nelle medie questioni come Busto Arsizio. Non si possono mettere in discussione i pochi sindaci che abbiamo in tutta Italia».

Per finire, prima dell’inno nazionale, un ringraziamento per gli «amici di Varese»: «La crescita in questa parte della Lombardia mi inorgoglisce. Sono certo che i risultati ci daranno ragione».

La crescita del partito

«Nel 2016, con il 3,5 per cento, a Gallarate abbiamo ottenuto il primo consigliere comunale in Provincia di Varese. Oggi i sondaggi ci danno al 20 per cento a livello nazionale», ha sottolineato il commissario cittadino Salvatore Marino, riconoscendo grandi meriti alla leader Giorgia Meloni.

Meriti che il consigliere comunale e provinciale Giuseppe De Bernardi Martignoni ha esteso agli eletti a tutti i livelli: «Cinque anni fa – ha ricordato – abbiamo iniziato questa avventura in un partito nato due anni prima. È stata una scommessa vinta grazie a un grande lavoro». Guardando i candidati, De Bernardi Martignoni ha assicurato che quella di Fratelli d’Italia sarà «una lista di qualità, con giovani, donne, imprenditori». Ufficializzato anche l’ingresso “in squadra” di Germano Dall’Igna, dopo l’esperienza in Forza Italia.

Appello all’unità

In riferimento alle elezioni, De Bernardi Martignoni ha aggiunto di confidare in un «centrodestra coeso. Ma noi non siamo andati alle riunioni del terzo polo. E ricordo all’amico sindaco di Gallarate che noi nei momenti particolari abbiamo ribadito vicinanza e solidarietà. La politica dei due forni non ci appartiene. E questa linea deve essere seguita a Gallarate come a Varese e Busto».

Da parte sua, Antonelli ha affermato che il partito deve la sua crescita «a chi ci ha creduto fin dall’inizio. Io sono l’ultimo arrivato e sono felicissimo dell’inaugurazione di questa sede, dopo quella di Busto». Un accenno alle fibrillazioni del centrodestra di Busto che lo riguardano da vicino: «Solo uniti possiamo battere i nostri avversari, che ricordo essere quelli di sinistra».

Dello stesso avviso il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini: «A Gallarate dobbiamo fare un grande risultato, diventando ancora più forti. Le tensioni in provincia verranno superate: ritengo debba prevalere il buonsenso e che certe uscite rientreranno».

La deputata Frassinetti è stata commissario provinciale e regionale del partito: «Eravamo una pattuglia di persone che non pensava di arrivare al 20 per cento – ha ricordato –. In Provincia di Varese ci sono persone capaci e competenti. Questo territorio può dare ancora molto, a partire dalle prossime elezioni».

Riccardo Canetta

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