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Attualità | 13 giugno 2025, 16:54

Biella, donna sequestrata e violentata davanti al figlio piccolo: arrestato un 24enne egiziano

Il timore di essere uccisa e la volontà di proteggere il suo bambino di 4 anni: così una donna è stata costretta a subire l'orrore dopo essere entrata nella casa appena comprata per verificare lo stato dei lavori

Biella, donna sequestrata e violentata davanti al figlio piccolo: arrestato un 24enne egiziano

Aveva acquistato un appartamento in città a Biella e ne aveva affidato la ristrutturazione ad un giovane egiziano, ma la mattina del 7 giugno ha vissuto il peggiore degli incubi: è la terribile vicenda di cui è rimasta vittima una donna arrivata in quella casa per verificare lo stato dei lavori con il suo bambino di 4 anni. Tutto è iniziato quando, pur avendo lasciato la porta d’ingresso aperta, la donna se l'è ritrovata chiusa e senza chiavi, nascoste dal muratore nell'appartamento: ogni supplica di farla uscire con il figlio, però, è risultata vana.

Dopo una prima violenza, durante la quale ha subito alcune lesioni, la donna è stata minacciata di morte, anche con l’uso di una fascetta da elettricista con la quale il muratore le ha fatto intendere di essere pronto a strangolarla qualora avesse opposto resistenza; ha così dovuto subire altre due violenze sessuali alla presenza del figlio.

E’ proprio per il timore di essere uccisa e per proteggere il suo bambino che la donna, dopo la prima violenza e compresa l’impossibilità di resistere o fuggire, si è dimostrata arrendevole, fino a riuscire a convincere il suo aguzzino a farla uscire dall'appartamento almeno per comprare da mangiare per il piccolo.

La vittima di questa orribile violenza è quindi riuscita ad avvicinare una guardia giurata e a chiedere aiuto, mentre il giovane egiziano, intuito l’imminente arrivo della polizia, si è dato alla fuga: volanti e agenti della squadra mobile della città piemontese si sono messi sulle sue tracce, mentre gli investigatori, coadiuvati dalla polizia scientifica, sono arrivati nell’appartamento dell'orrore.

La Procura della Repubblica di Biella ha coordinato le indagini per individuare l’autore dell’odioso delitto: il pubblico ministero, insieme agli agenti della polizia, ha ascoltato il racconto della vittima ed ha quindi richiesto al giudice la misura cautelare della custodia in carcere, concessa in data 11 giugno.

Gli investigatori della locale squadra mobile, che nel frattempo hanno monitorato le zone milanesi in cui si aggirava l’egiziano, sono quindi riusciti ad arrestarlo ed a condurlo nel carcere di Biella.

Da Newsbiella.it

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