C’è un certo fermento intorno al trasloco dei pullman Stie. Che, dal 26 luglio, avranno come "base" la stazione ferroviaria dello Stato e non più piazzale Solaro. Qualcuno, una quota minoritaria, sarà alle Nord.
Minimo comune denominatore: niente più punto fisso di fronte all’entrata storica del vecchio ospedale. Dove, dopo inenarrabili fastidi, e anche qualche incidente, si ricomincerà a respirare. Lo dicono, con sollievo, i frequentatori e i titolari delle attività che lì si trovano.
La questione è nota. Piazzale Solaro è stata trasformata in un parcheggio per bus, pur non avendo le caratteristiche per assolvere il compito. Risultato: mezzi in manovra fra auto e pedoni, pullman sui marciapiedi, tubi di scappamento lungamente in azione, per motivi tecnici, ad ammorbare l’aria (vedi foto "bus3, in fondo all'articolo). E a “condire”, con il loro aroma, cappucci, brioche, panini.
Basta un giro rapido fra le attività di piazzale Solaro e si raccolgono pareri unanimi, positivi: finalmente i bus se ne vanno. Restano, nell’area, diverse magagne. Ma uno dei problemi maggiori è destinato a risolversi.
E in piazza della stazione? Le persone che lavorano lì sono un po’ meno informate. E anche quelle che sanno della novità non si sbilanciano più di tanto. Prevale l’idea di osservare quello che succederà, senza pregiudizi.
Intanto, segnaletica a terra tracciata, scenari imminenti intuibili. Il 26 luglio si parte. E si incomincerà a valutare.