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Sport | 29 giugno 2021, 00:01

VIDEO. Con Marino Bartoletti a Fagnano risuona l'incitamento per gli azzurri: «Si può dare di più»

Due ore piacevoli tra musica e sport, alla festa patronale di Bergoro, con il noto giornalista e scrittore a intrattenere la platea tra emozioni, ricordi, aneddoti. E la “vocazione” per il mestiere grazie a Roma 1960. L'inno del trio Morandi-Tozzi-Ruggeri è un monito, ancora di più adesso, dopo l'eliminazione della Francia

Marino Bartoletti

Marino Bartoletti

«C'è Bartoletti stasera»? Arriva alla spicciolata il pubblico, in piazza San Giovanni Battista a Bergoro ma alla fine riempie i posti a sedere per l'incontro con il noto giornalista e scrittore nell'ambito della festa patronale della frazione di Fagnano Olona. Una ricorrenza sempre molto sentita dalla comunità, che l'anno scorso era saltata per ovvi motivi e che, quest'anno, ha rivissuto due giorni di festa in piazza e in oratorio, con l'attrezzatissimo stand gastronomico. Domenica una prima serata tra balli e musica, lunedì la conclusione con l'ospite d'eccezione che ha intrattenuto la platea, parlando a ruota libera.

Il coraggio di provarci (degli organizzatori) e la volontà di esserci (degli spettatori) hanno fatto il resto, in due ore gradevoli di monologo. È emersa tutta la romagnolità di Marino Bartoletti, il piacere di stare in compagnia e parlare tra la gente e al cuore delle persone, riempiendolo di emozioni, ricordi e aneddoti. “Memorie e pensieri di sport e musica” questo il titolo dato alla serata.

«Grazie per avermi preferito a Francia-Svizzera» ha esordito il giornalista, prima di parlare della sua “vocazione” per il mestiere, con al fianco il parroco, don Federico Papini. «Mi sono innamorato del giornalismo quando ancora non avevo i baffi, a undici anni, guardando le Olimpiadi di Roma 1960. Pensai tra me e me: “Caspita come sono belle queste emozioni e come sarebbe bello viverle e trasmetterle”. Da lì lasciai la mia Forlì, da “provinciale” orgoglioso, e raggiunsi Milano, la città dove c'erano i miei sogni». Poi l'avventura al Guerin Sportivo, con il “maestro” Gianni Brera, fino alla direzione. Dopo le trasmissioni in tv, dalla Domenica Sportiva a Pressing, alla “creatura” di “Quelli che il calcio”. Ora anche un libro, best seller, candidato al Premio Bancarella, dal titolo: “La cena degli dei”. «Iniziai a scriverlo e pensavo di essere in serie C, ora mi ritrovo in Champions League, nella final six».

Il fuori onda: “Si può dare di più”

A proposito di competizioni e campionati, con Marino Bartoletti ci siamo concessi un fuori onda parlando degli Europei di calcio e della bella Nazionale di Mancini. Agli azzurri, prossimi avversari del Belgio nei quarti di finale, il giornalista ha associato la canzone “Si può dare di più” del trio Morandi, Tozzi, Ruggeri (GUARDA IL VIDEO). Come incitamento a dare sempre di più, a superare gli ostacoli, a collaborare ed essere squadra per coronare (magari) un sogno. Soprattutto adesso che in quella parte del tabellone non c'è più la Francia ma la Svizzera. E il “grazie” iniziale di Bartoletti, qualche ora dopo, fa sorridere ancora di più.

Alessio Murace

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