Le dimissioni di Maria Elena Catelli da sindaco di Fagnano Olona (tra quindici giorni saranno effettive, salvo ripensamenti) hanno aperto la “crisi” al Castello e stanno delineando gli scenari politici, da una e dall'altra parte, in vista della prossima tornata elettorale. Che potrebbe già esserci ad ottobre, visto che i “tempi tecnici” lo permetterebbero.
Sul fronte del centrosinistra e dell'opposizione civica all'ex maggioranza di Maria Elena Catelli, più di qualcosa bolle in pentola. È lo stesso capogruppo, Paolo Carlesso, di Fagnano Bene Comune a tracciare una strada.
«Quello di cui Fagnano necessita è il ripristino di un clima di dialogo e di condivisione tra i gruppi che si propongono di amministrare, almeno questo, almeno in relazione alle scelte fondamentali per lo sviluppo; è sempre stato necessario, è mancato, sarà fondamentale nel prossimo futuro. Noi ci stiamo adoperando per questo, come ci siamo adoperati in passato».
Poi, Carlesso, entra nello specifico degli incontri, anche con il Partito Democratico, rimasto senza un rappresentante diretto in consiglio comunale nei due anni di governo Catelli. «In questo senso - prosegue la nota di Paolo Carlesso e di Fagnano Bene Comune - abbiamo condiviso con gli altri gruppi di minoranza moltissime questioni, trovando una collaborazione proficua per tutti; è stata un'occasione importante di crescita. Ci siamo confrontati anche con parte della maggioranza e ci sembra di aver dimostrato di essere pronti non solo allo scontro, ma anche al dialogo con l’amministrazione. Se si parte da un approccio sensato e pragmatico. In questo modo si è avviato un dialogo con le altre liste civiche esistenti, molti gruppi consiliari, con il PD in maniera chiara e pubblica».
Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Siamo Fagnano del capogruppo Marco Baroffio e Fagnano Bene Comune. Sono giorni frenetici e di attesa nello scacchiere del centrosinistra fagnanese. Tutti, chi più e chi meno, si stanno muovendo, per non farsi trovare impreparati nel caso di elezioni imminenti.
Paolo Carlesso e Fagnano Bene Comune sono pronti a mettersi in gioco e ad ascoltare, con due condizioni imprescindibili: «Il nostro gruppo è sempre stato aperto al confronto, adesso vorremmo che lo sia, se possibile, ancor di più, preservando due prerogative: l’impronta civica che si esprime nel rapporto paritario tra le persone che partecipano, nel favorire il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali e nella comprensione degli stessi; il rifiuto di “sovrastrutture”, ovvero imposizioni esterne che siano esse provinciali, nazionali o locali. Non cerchiamo voti ma persone che partecipino alle decisioni».