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Volley | 24 giugno 2021, 11:41

Ilaria Demichelis nuova “Cocca”

L’alzatrice approda alla Futura Volley da Marsala. A Busto ritrova vecchie conoscenze. «Quando sposo un progetto e una città – afferma - do tutto quello che posso».

Ilaria Demichelis in azione - Foto Fabio Cucchetti per GetSportMedia

Ilaria Demichelis in azione - Foto Fabio Cucchetti per GetSportMedia

La Futura Volley Giovani punta sull’alzatrice Ilaria Demichelis «sicura protagonista – si legge nel comunicato diramato dalla società - del prossimo campionato cadetto».

Classe 1987, da Carmagnola, comincia la propria carriera pallavolistica a Bra, serie C. Nel 2007 è in B1 con Volley Asti, nel 2008 a Castellanza. In A2 gioca  coin Dahlia TV Busnago (2010/11) e  Biancoforno Volley Santa Croce (2011/12). L’annata 2012/13 è quello dell’esordio in massima serie, la neopromossa Banca Reale Yoyogurt Giaveno. Poi è ancora A2 con Soverato, Mondovì e Perugia (conquista la promozione). Ancora in A2 con Sigel Marsala, conquista i play off e viene premiata come Mvp del team.

Le prime battute della nuova arrivata.

Cosa ti ha spinto ad accettare l’offerta della Futura?

Innanzitutto mi ha fatto molto piacere che la squadra abbia puntato su di me sin da subito. La costruzione della squadra, poi, è sotto gli occhi di tutti e il progetto della società è veramente ambizioso, quindi dopo un’annata in cui ho deciso di accettare una sfida differente ho di nuovo molti stimoli per poter fare bene in un’avventura che si preannuncia importante.

Nella prossima stagione ritroverai anche delle ex compagne di squadra…


Esatto, e mi piace sottolineare il rapporto che ho con Federica Biganzoli: siamo state coinquiline è c’è un rapporto che va oltre quello canonico della palestra. Questa è una cosa che mi fa molto piacere, e sarà importante sfruttare in campo sin dall’inizio la complicità con “Biga”. A quanto pare non dovrebbe essere la sola ex compagna che ritroverò alla Futura, ma vedremo quali saranno le novità delle prossime settimane.

Qual è la caratteristica che prediligi in una tua compagna di squadra?


Negli ultimi anni, al di là di quelli che possono essere gli aspetti tecnici o tattici, ho notato che una grossa differenza è creata dal gruppo: il sacrificio della singola atleta per il bene della squadra è la tattica migliore da utilizzare contro qualsiasi avversario. Penso sia giusto che ogni atleta abbia ben chiaro quali richieste vengano fatte e quale sia il proprio ruolo all’interno del team.

Le presentazioni delle passate stagioni parlano di te come di un’atleta molto professionale: ti rivedi in questa caratteristica?


Assolutamente sì. Forse fin troppo. Sono molto “quadrata” e molto diretta, e questo lato del mio carattere è probabilmente dovuto alle esperienze che ho fatto. Negli anni ho smussato alcuni angoli e mi sono resa conto che a volte fa bene anche una risata in più in palestra. Però sì, mi ritengo estremamente professionale. Quando sposo un progetto e una città do tutto quello che posso, fino alla fine. Intervista Dario Cordella

Redazione

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