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Politica | 14 giugno 2021, 18:15

L’assessore Catalano si presenta in commissione: «Varese sotto il profilo statistico non è una città pericolosa»

Prevenzione e repressione sono le parole chiave della linea operativa dettata dal nuovo assessore alla Polizia locale: «La percezione di insicurezza nei cittadini è dettata dal disordine urbano». Le priorità: «Movida e baby gang»

L’assessore Catalano si presenta in commissione: «Varese sotto il profilo statistico non è una città pericolosa»

Si è tenuta oggi la prima riunione operativa del nuovo assessore alla Polizia locale, Raffaele Catalano, che ha incontrato i consiglieri comunali che fanno parte della commissione sicurezza del Comune di Varese. Catalano ha presentato il suo “programma” se così lo si può definire, ovvero l’impronta che vorrà dare alla gestione della sicurezza in città da qui ai prossimi tre mesi.

«Comincio con il dire che Varese è una città sicura. Lo faccio con i dati alla mano, ovvero quelli che derivano dalla raccolta dei reati consumati sul territorio. Sono dati asettici, però, perché se si dovesse chiedere ai varesini se ritengono la città sicura, molti risponderebbero di no. Perché sul tema incide la percezione di sicurezza dei cittadini, dettata prevalentemente dal disordine urbano che li circonda».

Questo per dire che quando si parla di sicurezza, il tema va contestualizzato e bisogna tenere in considerazione una serie di fattori, «altrimenti è riduttivo. Per affrontare il tema bisogna inoltre approcciarsi in modo sinergico con tutti gli attori: chi fa prevenzione da una parte e chi fa repressione dall’altra,e  la polizia locale deve agire con attività operative. Ci sono leggi che devono essere fatte rispettare, senza tolleranza. Dobbiamo inoltre entrare in questa logica: pensare alla sicurezza come una risorsa e non un limite. Chi investe in sicurezza investe in una società migliore».

Nel dettaglio, quello che preoccupa ora l’assessore è la revoca del coprifuoco. «Guardando ad altre città d’Italia che ci hanno preceduto, l’eliminazione del coprifuoco ha creato situazioni di pericolo. La mia preoccupazione è che alcuni soggetti possano andare nelle nostre piazze quasi con un atteggiamento vendicativo rispetto alle restrizioni che hanno subito. Una rivalsa. Per contrastare questo, chiederò la collaborazione degli esercenti della zone della movida». E sarà anche incrementata la presenza di pattuglie di polizia locale sul territorio: «Come facciamo da diversi anni per i primi fine settimana estivi, per consuetudine i più affollati, avremo più agenti sul territorio - ha detto il comandante Matteo Ferrario – Riprenderanno anche i pattugliamenti a piedi e negli orari notturni».

E poi c’è la questione baby gang di piazza XX Settembre. «Bande giovanili che però sono presenti in tutta la provincia. E’ un fenomeno diffuso, che se non arginato può diventare elemento di disequilibro sociale e incidere sulla percezione di sicurezza. Occorre una sinergia tra tutti gli assessorati per iniziare un percorso di rieducazione dei ragazzi». Da qui la proposta del consigliere Simone Longhini (Forza Italia) di organizzare una seduta della commissione sicurezza in loco. «La situazione di quel comparto della città è degenerata e desta preoccupazione – ha detto Longhini – Credo sarebbe utile la presenza di tutta la commissione sul posto, per affermare la presenza delle istituzioni, raccogliere le istanze dei fruitori dell’area e dare così risposte concrete».

Qui la seduta completa dalla commissione.

Valentina Fumagalli

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